Un nuovo progetto culturale del FAI: “Un ambiente per l’Ambiente”

Un nuovo progetto culturale del FAI: “Un ambiente per l’Ambiente”

Condividi
Un nuovo progetto culturale del FAI: “Un ambiente per l’Ambiente”
Focus

21 settembre 2022

Il discorso di Daniela Bruno, Vice Direttrice Generale FAI per gli Affari Culturali, tenuto il 14 settembre scorso in occasione dell’inaugurazione di “Un ambiente per l’Ambiente” a Villa Necchi Campiglio, alla presenza del Sindaco di Milano Giuseppe Sala e dell’Assessora all’Ambiente e Verde Elena Grandi.
Loading

"Un ambiente per l’Ambiente" è un nuovo progetto culturale del FAI. Che cos’è? È un ambiente, letteralmente, è una stanza, che il FAI ha deciso di dedicare nei suoi Beni al racconto dell’Ambiente nella sua visione. E qui c’è una prima notizia: questo è solo il primo, ne abbiamo già in programma altri 3!

È un “ambiente narrativo” che, attraverso video-proiezioni immersive, “immerge” il pubblico in un racconto per immagini della durata di 15 minuti, denso e incalzante, che coinvolge e impegna, frutto di un’accurata ricerca storica e iconografica, animata da infografiche e dalla voce di Enrico Bertolino: un racconto di Villa Necchi e di Milano, com’erano ieri, come sono oggi, e come forse saranno domani

È uno spazio permanente che integra l’attuale offerta di visita di Villa Necchi: un racconto che contestualizza la villa, un ambiente nell’ambiente, e vi introduce alla sua storia, dando un nuovo inizio al percorso di visita nell’ex-garage, disegnato anch’esso da Piero Portaluppi e risistemato dal FAI in questa occasione.

E qui una seconda notizia: è gratis. Si potrà venirlo a visitare anche senza visitare Villa Necchi, anche se ovviamente speriamo che tutti visiteranno anche Villa Necchi, e anzi meglio, si iscriveranno al FAI, così sarà tutto gratis comunque. È gratis perché è un omaggio del FAI a Milano, che vi ritroverà parte della sua storia, ma soprattutto perché sentiamo come un dovere civico, nell’esercizio pieno della nostra missione, promuovere una cultura dell’ambiente, che significa seminare conoscenza e sensibilità, che trovano applicazione in concrete pratiche alla portata di tutti: vi raccontiamo qui che cos’è per noi l’ambiente, e quel che facciamo noi per tutelarlo e valorizzarlo, come suggerimento, ispirazione per tutti.

Loading

Due anni fa, in un convegno nazionale dal titolo esplicito e un po’ spiazzante, ci siamo chiesti: “Fondo per l’Ambiente Italiano: per quale Ambiente?”. Dopo quasi 50 anni di attività, e soprattutto in un momento storico che impone a tutti, e soprattutto al FAI, un impegno deciso e urgente per l’ambiente, abbiamo avuto bisogno di rifocalizzare l’obiettivo.

Ci siamo accorti di non fare abbastanza a fronte dell’emergenza ambientale, e abbiamo lanciato un piano operativo triennale di concrete azioni per la transizione ecologica del FAI. Ma ci siamo anche accorti di non comunicare a sufficienza e nel modo giusto quanto già facciamo per l’ambiente, che non è né poco né scontato. E abbiamo immaginato un luogo in cui comunicarlo: un ambiente per l’Ambiente…

Nella percezione diffusa, infatti, il FAI si occupa più di monumenti che di ambiente, ma non è proprio così. Dipende da che cosa intendiamo per Ambiente. Noi intendiamo per ambiente tutto ciò che ci circonda: non solo le piante e gli animali, o la natura incontaminata, che non esiste più in Italia, e ormai nemmeno nei più remoti angoli del Pianeta, ma lo scenario della nostra vita, e della nostra storia, che cambia in meglio o in peggio a seconda del nostro agire, che è dettato dalla nostra cultura.

Se consideriamo l’Ambiente come quell’inestricabile intreccio di Natura e di Storia che si incarna nel paesaggio, e che ritroviamo, a ben vedere, in tutto ciò che ci circonda, allora sì, il FAI si occupa decisamente di Ambiente. E abbiamo voluto dimostrare questo concetto nel meno “ambientale” dei nostri Beni, a Villa Necchi, nel cuore di una città, dove apparentemente la Natura non c’è. E invece c’è, eccome, intrecciata con la Storia. Questa città è un ambiente, il nostro ambiente, da tutelare e ancor prima da conoscere, e ve lo raccontiamo.

Sulla Natura si fondano la storia e la ricchezza di Milano: sulla fertilità della sua campagna alle soglie della città, che sfumava fino alla fine dell’Ottocento in una fascia ininterrotta di orti e giardini urbani, ma soprattutto sull’acqua, che fino al 1930 scorreva in 124 canali per 153 km di città, e sull’acqua che ancora scorre, appena sotto i nostri piedi, nel sottosuolo di Milano, straordinariamente ricco di questa risorsa naturale.

Loading

Molti milanesi sapranno benissimo che a pochi passi da qui, a via S. Damiano, fino al 1930 scorreva un pittoresco naviglio, che il traffico era di barche e non di macchine, che per attraversare la strada si passava non sulle strisce, ma sul caratteristico ponte delle Sirenette, oggi dislocato al Parco Sempione, e che i mestieri popolari più diffusi erano quello mercantile, della lavandaia e del pescatore di gamberi. Ma molti, soprattutto i giovani – che ci auguriamo vengano con le loro classi e i docenti a visitare questo ambiente per l’Ambiente - e i tanti stranieri che visitano Villa Necchi e Milano, non conoscono questa storia, e vale la pena raccontargliela, augurandoci che un giorno tornino visitarla, e vedano scorrere alcuni tratti dei navigli della Vecchia Milano, la cui riapertura sarebbe un grande progetto per l’ambiente…

L’acqua di Milano è un capitale naturale su cui questa città ha fondato il suo passato, ma su cui potrebbe costruire anche il suo futuro. Ai molti milanesi, che magari imprecano ogni volta che piove in abbondanza contro la risalita dell’acqua nelle cantine, nei garage o nella metropolitana, abbiamo voluto raccontare il perché di questo fenomeno, che non è una sciagura, ma oggi è un’opportunità.

L’acqua di prima falda che a Milano risale in superficie, seppur non potabile, a fronte della siccità diffusa e della necessità di risparmiare acqua potabile, è un capitale da utilizzare.

Ed è quel che abbiamo fatto a Villa Necchi, valorizzando la principale risorsa naturale dell’ambiente di Milano, l’acqua, e ve lo raccontiamo. Già nel 2004 abbiamo scavato un pozzo per pompare quest’acqua, che non è potabile, ma è utilissima per tanti servizi che altrimenti sprecherebbero acqua potabile: irrigare il giardino e l’orto, riempire la piscina, alimentare gli scarichi dei servizi igienici. Risparmiamo grazie all’acqua di prima falda il 55% dell’acqua potabile. Grazie a quest’acqua facciamo funzionare anche una pompa di calore geotermica ad acqua con cui riscaldiamo e raffreschiamo la villa, riducendo drasticamente le emissioni di CO2 che genererebbe, altrimenti, una caldaia a gas o a metano. È il più significativo e rilevante dei nostri interventi per la sostenibilità a Villa Necchi, ma non è il solo e abbiamo voluto raccontarvi quanto siano importanti per noi, e per l’ambiente, anche le semplici buone abitudini alla portata di tutti, dal chiudere gli scuri delle finestre d’estate all’impostare il termostato a 17 gradi, e stiamo pensando di scendere a 16 gradi.

Loading

Il tema è di stringente attualità: innovazione, tecnologia e scienza possono indicarci soluzioni efficacissime per mitigare la crisi ambientale, uscire da quella energetica, vivere e produrre in maniera più sostenibile. Ma anche la storia può insegnarci molto su questi temi, e sull’ambiente in generale, perché la storia ha determinato l’ambiente che ci circonda e perché l’uomo si è co-evoluto con esso, adattandosi ad esso per il benessere generale. Se releghiamo l’ambiente alla sola natura incontaminata, o solo agli animali e alle piante, solleviamo le persone, i singoli cittadini, dalla responsabilità che hanno, invece, nel curare, proteggere e anche trasformare, in meglio, l’ambiente che li circonda, il “loro” ambiente. Allo stesso modo se releghiamo l’ambiente al solo campo scientifico o tecnico, o energetico, e non anche storico e culturale, rischiamo di perdere la battaglia contro la crisi ambientale che si combatte adottando tutti noi nuovi modi di vivere e di produrre, cambiando cultura, anche ispirandosi alla storia, sempre maestra di vita, per scrivere una nuova storia.

News correlate

Registrati alla newsletter
Accedi alle informazioni per te più interessanti, a quelle inerenti i luoghi più vicini e gli eventi organizzati
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te