XXV Convegno FAI. Fondo per l’Ambiente Italiano; per quale Ambiente?

XXV Convegno FAI. Fondo per l’Ambiente Italiano; per quale Ambiente?

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XXV Convegno FAI. Fondo per l’Ambiente Italiano; per quale Ambiente?
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20 marzo 2021

L’impegno del FAI per l’Ambiente in questa crisi globale: una visione culturale che vede Natura e Storia indissolubilmente intrecciate.

Di cosa parliamo quando parliamo di Ambiente? È con questa domanda che apre oggi il XXV Convegno Nazionale dei Delegati e dei Volontari del FAI, annuale appuntamento in cui la Fondazione riunisce oltre duemila Delegati e volontari da tutta Italia, questa volta in un incontro online aperto anche al pubblico, con un programma di interventi affidati a grandi nomi della cultura tra cui scienziati e filosofi, e studiosi e imprenditori attivi nella ricerca e nella divulgazione in campo ambientale (da Guido Tonelli a Massimo Recalcati, da Salvatore Veca a Telmo Pievani, ecc.), oltre ai vertici dello stesso FAI.

Il convegno apre un dibattito culturale e invita a riflettere sulla definizione di Ambiente e sulla disattenzione diffusa alla crisi ambientale, che si traduce in un ritardo nel contrastarla: secondo il FAI il problema è culturale. L’Ambiente è stato confinato alla sola dimensione naturale, così come la scienza è stata confinata ai soli specialismi e tecnicismi: ciò ha comportato una separazione dell’Ambiente dall’Uomo e della Scienza dalla Cultura.

Il FAI propone allora una nuova visione culturale che ricompone questa opposizione nell’unità dell’Ambiente come indissolubile intreccio tra Natura e Storia e nell’unità della Cultura come sintesi delle scienze umane e naturali.

L’Ambiente, infatti, non è sola Natura, ma è tutto ciò che ci circonda: un ecosistema complesso e interconnesso, di cui l’uomo fa parte e in cui gioca un ruolo non solo di distruttore, o di salvatore di scampoli di natura incontaminata, ma di costruttore, coabitante del Pianeta insieme a tutte le altre specie, esseri viventi e non, tra cui spicca per coscienza e conoscenza. Allo stesso modo la Cultura non è solo umanistica, ma multidisciplinare: oggi più che mai scienza e tecnica incidono sulla nostra vita e serve al cittadino conoscerne i rudimenti per comprendere il mondo che ci circonda e affrontare le sfide del futuro.

In questa visione il FAI trova il senso autentico della sua missione, intitolata all’Ambiente fin dal suo stesso nome, e la rilancia oggi mettendo la cultura e l’educazione al centro del cambiamento necessario. Ciò si tradurrà nell’offerta culturale rinnovata e ampliata dei suoi 68 Beni in tutta Italia e in nuovi progetti educativi e ricreativi, di sensibilizzazione e attivazione, rivolti a promuovere questa visione unificata dell’Ambiente e una cultura pienamente multidisciplinare.

Molti gli interventi della giornata. Ai saluti dei vertici della Fondazione, seguono le premesse di Paolo Galluzzi, storico della Scienza e Direttore Scientifico del Museo Galileo di Firenze, con un commento al pensiero di Leonardo da Vinci, paradigma di una cultura unificata, e l’intervento del Vicepresidente Esecutivo del FAI Marco Magnifico, sul concetto di Fondo “per” l’Ambiente Italiano.

Prendono quindi la parola il Presidente del FAI Andrea Carandini, con La definizione dell’Ambiente secondo il FAI, intreccio indissolubile tra Natura e Storia; lo psicanalista Massimo Recalcati con una relazione su Il trauma e la ripartenza; il filosofo Salvatore Veca con le Due immagini della Cultura; il fisico Guido Tonelli, Professore di Fisica all’Università di Pisa e Senior Scientist del CERN di Ginevra, con il racconto della Genesi, dall’universo ai simboli; il filosofo e storico della scienza Telmo Pievani, Professore di Filosofia delle Scienze Biologiche dell’Università di Padova, sull’Intreccio di Natura e Cultura nell’evoluzione umana; l’architetto urbanista Alberto Magnaghi, Presidente della Società dei Territorialisti e delle Territorialiste, su La coscienza di luogo per la cura dell’Ambiente dell’Uomo.

I lavori della mattinata si concludono con i saluti del Vicepresidente di Ferrarelle SpA Michele Pontecorvo Ricciardi, partner ufficiale del FAI.

Seguono, nel corso della sessione pomeridiana, le relazioni di Daniela Bruno, Vice Direttrice Generale per gli Affari Culturali del FAI, su La nuova dimensione culturale della Fondazione; del ricercatore in Scienze forestali dell’Università degli Studi di Milano Giorgio Vacchiano con uno studio incentrato su Alberi e boschi: come prendersi cura dell’ecosistema; dell’imprenditrice e fondatrice delle filiere Edilzero Daniela Ducato con il proprio punto di vista sul Ruolo dell’imprenditoria per l’Ambiente. Di estrema attualità anche il contributo di Emanuela Colombo, Professoressa di Fisica Tecnica Industriale del Politecnico di Milano, su Transizione energetica ed equità per le Persone e per il Pianeta, mentre il medico Caterina La Porta, Professoressa di Patologia generale del Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali e per il MACH – Multidisciplinary Research in Health Science dell’Università degli Studi di Milano, propone la questione della Salute globale.

Chiudono i lavori Marco Magnifico, Vicepresidente Esecutivo del FAI, con una riflessione su Monache e rondini, e Dario Franceschini, Ministro del MiC - Ministero della Cultura.

Il XXV Convegno, il primo della Fondazione in edizione interamente digitale, proseguirà durante la settimana, vedrà un altro importante appuntamento per tutta la Rete territoriale sabato 27 marzo e si concluderà mercoledì 31 marzo, a seguito di incontri operativi con i Delegati (20 marzo 2021, Sessione Plenaria, webinar in diretta; 22-26 marzo 2021, Incontri a tema per i Delegati e Volontari FAI, 27 marzo 2021, sessione webinar di aggiornamento sul FAI per la Rete territoriale, 29-31 marzo incontri di approfondimento per Gruppi e Delegazioni) e prevede 48 interventi totali e 24 ospiti relatori, alla presenza di migliaia di persone da tutta Italia.

Il FAI ringrazia i relatori dalla serie di incontri della settimana dedicati ai propri Delegati e volontari e finalizzati a promuovere i contenuti del Convegno Nazionale: Ilaria Borletti Buitoni, Maurizio Rivolta, Ilaria Fontana, Claudia Sorlini, Vito Uricchio, Marco Marcatili, Davide Chiaroni, Enrico Marchelli, Lionella Scazzosi, Paola Branduini, Gianumberto Accinelli, Pietro Laureano, Stefano Liberti, Gianmaria Sannino parleranno di temi centrali per il futuro del nostro Paese e per la politica ambientale della Fondazione quali acqua, agricoltura, biodiversità, paesaggio e riscaldamento globale.

Si ringrazia per il Patrocinio concesso al XXV Convegno Nazionale dei Delegati e Volontari FAI il Ministero per la Cultura. Il Convegno è realizzato grazie al fondamentale contributo di Ferrarelle, partner e acqua ufficiale del FAI, dal 2010 sostenitore dell’evento nell’ambito di una consolidata partnership pluriennale. Si ringraziano, inoltre, per aver deciso di sostenere questo importante evento istituzionale: Finish, brand di Reckitt Benckiser leader mondiale nella produzione di beni di largo consumo nei settori della salute, igiene e pulizia della casa, vicino al FAI dal 2019 e sostenitore dell’importante progetto di efficientamento idrico del Complesso Abbaziale di S. Maria di Cerrate, in qualità di Sponsor. Opem e Chiesi Farmaceutici – già vicine al FAI da anni come Corporate Golden Donor – che anche in quest’occasione hanno riconfermato il loro contributo alla Fondazione.

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