Tre luoghi di Napoli (più uno) da visitare con la tessera FAI

Tre luoghi di Napoli (più uno) da visitare con la tessera FAI

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Tre luoghi di Napoli (più uno) da visitare con la tessera FAI
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08 maggio 2023

Se stai programmando una prossima visita a Napoli, non perderti i nostri consigli per un tour fra i capolavori della città partenopea e i suoi siti più curiosi, che potrai scoprire con ingresso ridotto grazie alla tessera FAI.

Napoli è una delle più antiche città d'Europa, il cui tessuto urbano contemporaneo conserva gli elementi della sua lunga storia.

Fondata dai greci, la città lega la sua origine al mito di Partenope, una delle sirene che cercarono di incantare Ulisse al suo passaggio e che morì gettandosi in mare con le sorelle per l'insensibilità dell’eroe greco al loro canto. Ma il corpo della sirena fu rigettato dalle onde alla foce del fiume Sebeto, dove fu fondata la città di Partenope, rinominata in seguito Neàpolis (nuova città).

La vasta successione di popoli che nel corso dei secoli hanno lasciato testimonianze indelebili della propria civiltà – Greci, Romani, Bizantini poi Normanni, Svevi, Angioini e ancora Aragonesi, Spagnoli, Austriaci e Francesi – hanno fatto di Napoli un affascinante crogiuolo di culture, influenze e tradizioni ancora oggi vive e capaci di rendere la città partenopea un luogo davvero unico. Un “patrimonio dell’umanità”, titolo che nel 1995 l’UNESCO ha riconosciuto al suo centro storico e alla sua posizione sull’omonimo golfo che

“le conferisce un valore universale eccezionale che ha avuto una profonda influenza in molte parti d’Europa e oltre”.

Sono tanti gli itinerari che un visitatore può decidere di percorrere per scoprire Napoli; tra questi, ti suggeriamo in particolare una tappa in tre luoghi iconici che si possono visitare con ingresso ridotto grazie alla tessera FAI.

Museo Cappella Sansevero

Situato nel cuore centro antico di Napoli, il Museo Cappella Sansevero è uno dei gioielli del patrimonio artistico internazionale e meta privilegiata dai turisti perché conserva il celebre Cristo velato, una delle sculture più famose e suggestive al mondo, realizzata da Giuseppe Sanmartino nel 1753: una statua di marmo scolpita a grandezza naturale rappresentante Gesù Cristo morto, coperto da un sudario trasparente realizzato dallo stesso blocco di marmo della statua. Un’opera straordinaria che suggestiona ancora oggi.

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Museo del Tesoro di San Gennaro

Accanto al Duomo, la cappella barocca di San Gennaro e il suo Tesoro raccontano la storia che lega Napoli al suo Santo Patrono. Il Tesoro di San Gennaro ha avuto origine da due reliquie del vescovo martire: la testa e il suo sangue. La prima è conservata nel busto reliquario esposto nella cappella, il secondo è custodito nella cassaforte murata dietro l’altare.

Intorno a queste due reliquie, nel corso dei secoli si è creata una magnifica collezione di capolavori di oreficeria composti da migliaia di diamanti, smeraldi, rubini e oggetti in oro, argento e bronzo offerti come doni alla città e al suo santo protettore da parte di re, regine, papi e viaggiatori da tutto il mondo.

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Napoli Sotterranea

Visitare Napoli Sotterranea significa compiere un viaggio lungo ben 2.400 anni nel ventre della città tra cunicoli e cisterne, diventati rifugio antiaereo durante la Seconda guerra mondiale.

Oltre ad ammirare i resti dell’immenso acquedotto greco-romano, si può visitare anche un orto che coltiva le piante più utilizzate in cucina come quelle aromatiche (basilico, rosmarino e addirittura fragole!). Come è possibile un orto a 35 metri di profondità? Ebbene, tra le molteplici attività culturali che mette a disposizione dei propri visitatori, l’Associazione Napoli Sotterranea è diventata anche sede di sperimentazioni scientifiche volte all’utilizzo del sottosuolo. L’iniziativa “Orti Ipogei” dal 2015 sviluppa un progetto finalizzato a coltivare le piante sfruttando l’umidità circostante e lampade speciali che garantiscono la luce indispensabile per la fotosintesi clorofilliana. Gli orti ipogei sono un ambiente solo apparentemente ostile perché, al contrario, proteggono le coltivazioni da piogge acide, polveri sottili, smog e microrganismi dannosi. Il microclima che si crea viene costantemente monitorato e messo in relazione con i parametri climatici esterni.

Per un tour alternativo e per vivere un’esperienza unica nel suo genere visitare Napoli Sotterranea è davvero una tappa obbligata.

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Baia di Ieranto

A chi avesse voglia di un détour naturalistico consigliamo la Baia di Ieranto, sulla penisola sorrentina: un luogo di rara bellezza paesaggistica che, leggenda vuole, fu prescelto come dimora dalle sirene che proprio qui incrociarono Ulisse durante il suo ritorno verso Itaca.

Da Nerano partono i sentieri diretti all’insenatura dalle acque cristalline e si inoltrano nella profumata macchia mediterranea puntellata di piante di rosmarino, ginepro ed euforbia. Dalla Torre di Montalto, restaurata dal FAI, si può godere di un panorama a 360 gradi che spazia da Punta Campanella ai Faraglioni di Capri fino alla costiera amalfitana.

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