02 settembre 2022
Il Salone dei Savoia al Castello e Parco di Masino (Caravino, TO) oggi si rivela diverso da com’era fino a tre anni fa: 480mq di superfici, tra pareti e soffitto, che hanno ritrovato il loro aspetto secentesco, quando il Salone era uno spazio di rappresentanza sontuosamente affrescato con architetture dipinte a trompe l’oeil. Il restauro ha rimosso gli strati di calce soprapposti in epoca napoleonica a coprire la decorazione e sono quindi emerse le vedute paesaggistiche di 22 città del Piemonte e della Savoia, un fregio di 147 stemmi nobiliari, culminanti nel simbolo dell’unione matrimoniale di Vittorio Amedeo II e Anna d’Orléans, e un albero genealogico alto 3 metri sul camino. Questo è quanto attende i visitatori nel rinnovato percorso di visita al Castello di Masino.
Non perdere l’occasione di rivivere l’emozione del restauro attraverso il racconto di chi, partendo da piccoli saggi alle pareti, ha contribuito a portare alla luce nell’arco di tre anni una decorazione senza pari nel territorio, che celebra la dinastia sabauda cui la famiglia Valperga di Masino era molto vicina.
Francesca Fossati, Direttrice dei restauri, e Sara Martinetti, Storica dell’arte e responsabile delle ricerche storico artistiche al Castello di Masino, racconteranno il "dietro le quinte" di uno dei restauri più importanti della storia del FAI e della ricerca storico artistica che ne è conseguita, e che giorno dopo giorno si arricchisce di nuovi dettagli da indagare, tra archivi, fonti e documenti.
Castello di Masino: il Salone dei Savoia come non l’avete mai visto
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