10 luglio 2024
Nel 2022 la Diocesi di Piazza Armerina, grazie all’incoraggiamento di mons. Rosario Gisana, vescovo di Piazza Armerina, e attraverso l’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici ed Edilizia di Culto, diretto da don Giuseppe Paci, nonché l’Ufficio Diocesano per il Turismo e Tempo Libero, diretto dal prof. arch. Giuseppe Ingaglio, e congiuntamente al Gruppo FAI di Piazza Armerina coordinato dall’ing. Luca Vitali, ha scelto di attivarsi per la promozione del Priorato di Sant’Andrea al censimento de “I Luoghi del Cuore”, coinvolgendo numerose associazioni locali e i cittadini.
Grazie all’attivazione dell’intera comunità locale, il Priorato di Sant’Andrea si è classificato al 64° posto della classifica nazionale del censimento raccogliendo ben 4.603 voti. Tale risultato ha permesso alla Diocesi di partecipare al bando che il FAI lancia al termine di ogni edizione della campagna.
Il progetto presentato, valutato idoneo e sostenuto da FAI e Intesa Sanpaolo con un contributo di € 9.000, prevede il “restauro finalizzato al recupero di quattro affreschi del Priorato di Sant’Andrea, raffiguranti rispettivamente Sant’Andrea in trono, Santa Caterina d’Alessandria, San Martino, e Martirio di Sant’Andrea.” Il risultato sarà reso possibile anche grazie alla partecipazione in qualità di cofinanziatori di: Luogotenenza di Sicilia dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Polo didattico Toniolo di Canicattì, Rotary Club di Piazza Armerina e Rotary Club di Niscemi e ai privati cittadini che hanno contribuito a titolo personale permettendo di coprire l’intero importo per il restauro degli affreschi.
Il complesso, denominato Gran Priorato di Sant’Andrea, sorge appena all’esterno dell’agglomerato urbano di Piazza Armerina e si presenta come un insieme articolato di volumi chiusi e compatti. I pochi resti dell’antico cenobio dei canonici sono inglobati in un edificio annesso, ma non attaccato come in origine, alla chiesa. Questa è invece rimasta integra ed è tuttora leggibile nella sua morfologia originaria: una ecclesia munita, a navata unica con transetto sporgente e abside centrale affiancata da due laterali. La facciata si apre sulla valle con una scalinata sull’irta scarpata; l’ingresso alla chiesa avviene infatti dagli accesi laterali.
L’interno della chiesa conserva un notevole apparato di affreschi, che vanno dal sec. XII fino agli inizi del sec. XVI; questo insieme costituisce un documento importante per l’evoluzione della pittura medievale in Sicilia e dei suoi rapporti con la produzione artistica italiana ed europea.
Dal 30 novembre 1148 la chiesa, edificata nell’ultimo decennio del sec. XI, e le relative pertinenze furono affidate da Simone Aleramico, congiunto del re Ruggero II e capo supremo dell’esercito normanno, all’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Ancor oggi la chiesa Sant’Andrea è sede della Delegazione di Piazza Armerina dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme ed è un luogo frequentato da turisti e pellegrini.
Il complesso presenta, infatti, notevoli potenzialità di sviluppo, soprattutto dopo la recente conclusione dei lavori di restauro dell’edificio che sono stati eseguiti in parte grazie ai contributi erogati dalla Conferenza Episcopale Italiana sui fondi dell’Otto per Mille, in parte con i Fondi Europei P. S. R. Sicilia 2014/2020, per il tramite dell’Assessorato dell’Agricoltura dello Sviluppo Pesca della Regione Siciliana. I lavori hanno riguardato il risanamento delle murature e delle coperture dalle infiltrazioni di umidità, il restauro degli intonaci, il rinnovamento dell’impianto elettrico e il restauro dei locali annessi.
Alle pareti della chiesa sono sistemati pannelli con gli affreschi, che furono staccati in occasione dei restauri eseguiti a metà del secolo scorso. Taluni di questi attualmente necessitano di un urgente recupero a causa dei dissesti e imbarcamenti dei supporti, dei depositi di materiale incoerente e particellato sulle superfici pittoriche, crettature con conseguenti sollevamenti delle superfici pittoriche.
In particolare, quattro affreschi versano in condizioni di precarietà e per questo motivo la richiesta di contributo presentata al Bando “I Luoghi del Cuore” è stata finalizzata al restauro e recupero di questi affreschi.
I restauri saranno eseguiti dalla ditta Giovanna Comes di Catania, mentre le indagini diagnostiche che interesseranno sia le pellicole pittoriche sia i materiali dei supporti, saranno condotte dalla ditta S. T. Art-Test di Salvatore Schiavone & c. di Niscemi, al fine di conoscere le classi dei materiali organici, con particolare attenzione ad adesivi e consolidanti impiegati nel corso dei restauri precedenti. L’intervento sarà diretto dallo Storico dell’Arte Giuseppe Ingaglio, consulente scientifico dell’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Piazza Armerina e referente operativo del progetto, con il supporto dell’alta sorveglianza della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Enna.
Il Priorato di Sant’Andrea è riconosciuto dalla Diocesi quale luogo unico e dalla forte valenza identitaria per la città e per il territorio.
Per la sua importanza storica, artistica e antropologica, si presta, come già lo era prima dell’interruzione per i lavori di restauro, alle visite di gruppi scolastici e comunità ecclesiali, garantendo pertanto un flusso turistico più equilibrato verso la città.
La Diocesi di Piazza Armerina ha individuato il sito quale punto di accoglienza e di partenza per i turisti che intendono effettuare il circuito “Chiese Aperte”, giro delle chiese monumentali e storiche della città, che include la cattedrale di Maria Santissima delle Vittorie, San Giovanni evangelista, San Pietro e la Commenda dei Cavalieri di Malta oltre ad altri monumenti presenti in città e aperti al pubblico (Castello Aragonese, Pinacoteca Comunale, Palazzo Trigona) e altri siti archeologici e naturalistici (Villa Romana del Casale, Morgantina, Riserva naturalistica di Parco Ronza).
«Un bell'esempio di effetto virtuoso nato dall'efficacia del programma “I Luoghi del Cuore”: vedere cosa può accadere, come è stato con l'esempio della Chiesa rupestre del Crocifisso di Lentini (SR), ha stimolato la partecipazione al censimento del FAI del Priorato di Sant’Andrea (EN). Grazie agli oltre 4.000 voti raccolti e alla presentazione di un progetto sul bando post censimento, FAI e Intesa Sanpaolo hanno assegnato un contributo per il recupero di quattro notevoli affreschi staccati. L'auspicio è che questo restauro possa essere volano per una maggiore conoscenza e fruizione del Priorato e ci auguriamo che l’esperienza di Piazza Armerina sia a sua volta di esempio per altre realtà che hanno a cuore il proprio patrimonio», è il commento di Federica Armiraglio, Responsabile FAI per la campagna “I Luoghi del Cuore”.