02 ottobre 2024
72 Beni, di cui 57 aperti al pubblico e 15 in restauro, oltre 300.000 iscritti, una sola missione: prendersi cura del patrimonio storico, artistico e paesaggistico dell’Italia. È l’obiettivo del FAI fin dal 1975, quando Giulia Maria Crespi, Renato Bazzoni, Alberto Predieri e Franco Russoli hanno dato vita alla Fondazione per salvare luoghi dimenticati o trascurati ma meritevoli di essere mantenuti, aprendoli al pubblico e rendendoli fruibili, vissuti, curati.
Oggi, dopo quasi cinquant’anni, il FAI continua a salvare luoghi speciali da abbandono, degrado e incuria: castelli, ville e palazzi, ma anche vallate alpine e baie marine, edifici rurali e industriali, parchi, orti e giardini, chiese e conventi, case e botteghe, per un totale di 85.000 mq di edifici storici, oltre 8,6 milioni di mq di paesaggio. Una splendida rappresentazione del concetto “patrimonio culturale”, e di Ambiente in senso ampio, inteso come tutto ciò che ci circonda. Ma anche un impegno concreto, quotidiano e minuzioso: solo nel 2023, il FAI ha aperto oltre 100 cantieri, ha speso quasi 20 milioni di euro per la gestione dei Beni e per accogliere visitatori, e ha investito quasi 5 milioni di euro in progetti di restauro e manutenzione. Una gestione di salvaguardia straordinaria e necessaria, oggi, per adattarsi alla crisi ambientale e prevenire i danni dei suoi sempre più tangibili e nocivi effetti su monumenti e paesaggi. Un deciso e concreto impegno per implementare soluzioni e buone pratiche per la transizione ecologica e far conoscere gli importanti impatti che possono generare.
“Ci siamo chiesti che cosa può fare il FAI per attivare e far conoscere le buone pratiche a favore della transizione ecologica. Siamo partiti dall’analisi delle innumerevoli attività che abbiamo svolto negli anni nei nostri Beni per contrastare e mitigare gli effetti del cambiamento climatico, e generare un impatto ambientale sostenibile. Uno dei nostri obiettivi prevede la riduzione delle emissioni CO2 del 35% entro il 2030: un percorso che è necessario condividere, partendo dall’educazione delle nuove generazioni in particolare, per poter diffondere sempre di più comportamenti virtuosi e consapevoli”, afferma Davide Usai, Direttore Generale FAI.
A sostenere questa missione e gli importanti obiettivi della Fondazione sono soprattutto le tante persone che si iscrivono, visitano i Beni e partecipano alle manifestazioni nazionali. È a loro, alleate di sempre, che il FAI lancia un nuovo appello a essere protagoniste del futuro del nostro Paese.
Ottobre ha da sempre un’importanza strategica per la Fondazione, soprattutto grazie alle Giornate FAI d’Autunno, l’amato e atteso evento di piazza dedicato alla ricchezza e alla varietà dei tesori che si celano, inaspettati e stupefacenti, nel nostro Paese.
Per questo motivo, ottobre è “il mese del patrimonio”. Che è di tutti, e verso cui tutti hanno una responsabilità.
Non a caso, lo slogan dell’Ottobre del FAI è “Il futuro dell’Italia nelle nostre mani”: perché il destino dell’Italia è davvero nelle nostre mani, e ciascuno di noi può compiere gesti, anche piccoli, che fanno la differenza, contribuendo, secondo le proprie possibilità, a un cambiamento.
Durante l’Ottobre del FAI sarà possibile sostenere la Fondazione e contribuire alla tutela e alla valorizzazione del nostro patrimonio culturale in tanti modi:
– Con la Tessera FAI: dal 3 al 13 ottobre, per chi si iscrive la prima volta al FAI, è prevista un’agevolazione di 10 € in meno.
– Partecipando alla tredicesima edizione delle Giornate FAI d’Autunno, il fulcro della campagna, in programma sabato 12 e domenica 13 ottobre. Oltre 700 luoghi originali e solitamente inaccessibili verranno aperti al pubblico in oltre 360 città italiane, grazie all’impegno e all’entusiasmo dei Gruppi FAI Giovani e dei volontari della Rete Territoriale della Fondazione. Ad ogni visita si può sostenere la missione del FAI con una donazione.
– Gli iscritti al FAI e chi si iscriverà per la prima volta durante l’evento potranno beneficiare degli ingressi prioritari in tutti i luoghi aperti e di visite e aperture riservate in molte città e altre opportunità e iniziative speciali.
– Dall’1 al 31 ottobre, facendo una donazione in cassa di 2 o 5 euro presso gli ipermercati Iper La grande i, i supermercati UNES e il Viaggiator Goloso o di 5 euro in tutti i punti vendita Coop Lombardia della regione: chi sceglie di donare 5 euro riceverà un biglietto omaggio per andare alla scoperta di uno dei tanti Beni FAI in tutta Italia!
Infine, dal 7 al 13 ottobre, la Rai, in collaborazione con il FAI, dedicherà una settimana di sensibilizzazione al patrimonio culturale italiano declinata su tutti i mezzi e per tutti i target, in linea con la missione del Servizio Pubblico.
Grazie dunque a tutte le aziende che sostengono l’«Ottobre del FAI»: Gruppo Finiper, da 15 anni principale partner del progetto, che coinvolgerà la propria rete proponendo ai clienti quest’importante iniziativa di raccolta fondi; Marriott Hotel, che rinnova la sua vicinanza in quest’occasione per il 4° anno consecutivo e promuoverà in tutti gli alberghi del gruppo Marriott International affiliati al programma Marriott Bonvoy in Italia il messaggio della campagna invitando i propri clienti a sostenere la Fondazione; Audika, nuovo partner del progetto, che condividerà e diffonderà attraverso i propri centri acustici il messaggio della Campagna omaggiando a chi effettuerà un test dell'udito gratuito un biglietto per visitare i Beni FAI; Coop Lombardia, già vicina alla Fondazione e da sempre legata al territorio in cui è presente, che ha scelto di consolidare la collaborazione aderendo alla campagna per sensibilizzare i propri clienti a sostenere il FAI.