24 novembre 2025
In pieno overtourism – era il 3 agosto 2023 anno in cui l’assalto "al lago" ha toccato il proprio punto di non ritorno – quella di Villa del Balbianello, tuttora Bene FAI più visitato d’Italia, era stata definita «una scelta pionieristica e al tempo stesso coraggiosa». Questo perché la dimora che fu del conte Guido Monzino aveva deciso di contingentare gli ingressi, primo Bene del Fondo per l’Ambiente Italiano ad adottare questo tipo di soluzione.
A distanza di due anni (e qualche mese) il Presidente del FAI Marco Magnifico è tornato sull’argomento, rimarcando con la consueta schiettezza che «da quel 3 agosto 2023 in poi abbiamo ridotto del 30% le prenotazioni». Da qui la riflessione che suona a tutti gli effetti come una stoccata a trecentosessanta gradi. «Non ci ha seguito nessuno – le sue parole –. Forse è mancato il coraggio. Se una persona vuole andare a sentire La Traviata alla Scala e non c’è più posto non potrà far altro che prenotare per un’altra replica o per un altro anno. Questo per dire che il lago di Como ha quel tipo di capienza e non può essere riempito all’inverosimile. Se no non è più il lago di Como. Se non c’è posto, non c’è posto. Punto».
Anche per questo motivo, Marco Magnifico ha deciso di rivolgersi ai cittadini. «Sono loro – i cittadini – alla fine che soccombono, perché subiscono un’invasione pacifica, per carità, che però sciupa un contesto trasformandolo e rendendolo diverso da quello che è. Bisogna che i cittadini se ne rendano conto. I cittadini sono padroni del loro destino. Possono scegliere se tutelare o rovinare – a livello generale – un contesto che li vede storicamente protagonisti. Se lo rovinano, poi però non si lamentino. E qui torno a un concetto espresso poc’anzi. Il lago di Como non è soltanto dei cittadini del lago di Como, ma anche del mondo e soprattutto di noi italiani».
Il Presidente del Fondo per l’Ambiente Italiano ha infine toccato anche il "tema Regina" e sull’altro assedio quotidiano, quello in essere tra marzo e ottobre inoltrato alla statale e in particolare alle strettoie tra Colonno e Ossuccio. «Penso che quando ci sarà la Variante della Tremezzina la pressione sulla statale di sicuro diminuirà – la chiosa di Magnifico. In questo momento il mio pensiero va agli abitanti dei Comuni attraversati dalla Regina, che devono convivere con una situazione persino difficile da descrivere. Occorre fare delle scelte, lo ribadisco. Sennò le scene viste e vissute anche quest’anno lungo la statale non potranno che ripetersi».
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