“Racconteremo le opere attraverso il nostro vissuto”

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“Racconteremo le opere attraverso il nostro vissuto”
Dal territorio

08 novembre 2023

La testimonianza di Eduardo, originario dell’Argentina e Capo Gruppo FAI Ponte tra culture di Brescia, che al Museo di Santa Giulia accompagnerà, insieme a volontari provenienti da altri Paesi, i visitatori della mostra di arte contemporanea "Finché non saremo libere".

Il Gruppo FAI Ponte tra culture di Brescia conta oggi circa 25 volontari provenienti da (quasi) altrettanti Paesi del Mondo. Un melting pot che nella realtà bresciana rappresenta un fiore all’occhiello già dal 2010, da quando, durante le Giornate FAI di Primavera, venivano organizzate per la prima volta visite culturali in lingue straniere in città, ripetute di edizione in edizione.

A parlare del Gruppo FAI Ponte e della prossima esperienza che coinvolgerà i volontari in città, è Eduardo, diventato Capo Gruppo nel 2023.

«Mi chiamo Eduardo Alfredo Gomez, e da quest’anno sono diventato Capo Gruppo FAI Ponte di Brescia. Sono originario dell’Argentina e arrivo in Italia nel 1977 come esiliato politico; nel 1980 sistemo tutta la burocrazia e mi sposo. Conosco il FAI nel 2014 e subito quell’anno partecipo a uno dei corsi di formazione per mediatori artistico culturali, promosso dall’Associazione Amici del FAI e dalla Delegazione FAI di Brescia. Nel 2015 partecipo come volontario mediatore alla prima Giornata FAI di Primavera agli scavi archeologici romani.
Il nostro è un gruppo eterogeneo, composto da circa 25 persone con un nucleo di una decina di volontari particolarmente attivi. Ci ritroviamo per riunioni, ma anche per cene insieme. A Brescia il progetto è attivo dal 2010 e questo grazie a Giosi Archetti – mancata quest'estate – allora presidente dell’Associazione Amici del FAI e per anni Capo Delegazione FAI di Brescia, che spesso ci ha invitati a casa sua sul lago per cercare di creare il gruppo e mantenerlo attivo. Giosi aveva un’empatia particolare, era molto coinvolgente ed era spesso presente nelle nostre iniziative. Dal 2010 siamo sempre attivi come mediatori nelle Giornate FAI, sia con visite in lingue straniere che in italiano».

FAI ponte tra culture e "Progetto Genesi. Arte e diritti umani"

Dall’11 novembre Brescia ospita la mostra Finché non saremo libere, il progetto espositivo, a cura di Ilaria Bernardi, che si colloca nel contesto del Festival della Pace e si inserisce all’interno della seconda edizione di Progetto Genesi. Arte e Diritti Umani, basato sull’idea che l’arte contemporanea possa assumere il ruolo di ambasciatrice dei diritti umani. Il progetto espositivo si propone di approfondire una tematica tanto attuale quanto drammatica quale la condizione femminile nel mondo, con un particolare focus sull’Iran.

«Come volontari FAI ponte accoglieremo i visitatori insieme alle guide del museo e daremo un racconto personale rispetto a una delle tematiche trattate dalla mostra.

Non spiegheremo le opere da un punto di vista artistico, ma accompagneremo il pubblico alla scoperta di una nuova lettura dell’opera, data dal nostro vissuto personale.

Saremo una decina di volontari provenienti da Messico, Ucraina, Polonia, Grecia, Moldavia, Argentina, ognuno con la propria storia, e ci potrete trovare il 26 novembre, 9 dicembre e 27 gennaio dalle ore 15. Vi aspettiamo!»

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