29 maggio 2024
Sono 853 gli edifici di culto del Fondo, risultanti di leggi risalenti alla seconda metà dell’800, a seguito della soppressione degli ordini religiosi.
«Valorizzare i beni di proprietà dello Stato e gestiti dal Fondo, è una delle priorità istituzionali che caratterizza l’attività del Dipartimento» – evidenzia il Prefetto Laura Lega – «L’Accordo consente di coniugare l’impegno e il prestigio del FAI con l’interesse del Ministero di assicurare una proposta culturale e inedita per contribuire a far conoscere il valore simbolico, storico, culturale e religioso che rappresentano le Chiese del FEC e i numerosi inestimabili valori delle opere d’arte in esse conservate»
«Il FAI – rileva il Direttore Generale Davide Usai – è molto soddisfatto del risultato raggiunto. Questo accordo, che è una conseguenza di una sinergia già in corso da anni, ha un grande valore: arricchisce l’offerta di luoghi unici durante gli eventi nazionali del FAI e rafforza le collaborazioni istituzionali con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale del Paese, di cui le chiese del FEC sono un importante tassello».
L’accordo impegna le parti a collaborare per favorire l’apertura dei beni di proprietà del FEC in occasione degli eventi nazionali del FAI: le Giornate FAI di Primavera e le Giornate FAI d’Autunno.
L’accordo di collaborazione prevede anche la possibilità di stipulare ulteriori forme di cooperazione tra le parti per la realizzazione di iniziative congiunte di promozione e valorizzazione dei beni di proprietà del Fondo.
Ciò permetterà di arricchire ulteriormente la varietà e la qualità dei luoghi aperti durante le Giornate FAI di Primavera e d’Autunno e di promuovere beni poco conosciuti al pubblico per il loro pregio storico-artistico, offrendo ai cittadini una proposta culturale inedita e di valore.
In previsione dei 40 anni del FEC e dei 50 anni del FAI, che ricorreranno nel 2025, si prevede di programmare iniziative congiunte.