14 giugno 2024
È imminente l’inizio dei lavori legati al progetto finanziato da FAI e Intesa Sanpaolo, denominato Cremolino è orgoglio, l’orgoglio è Cremolino, dal nome del comitato che ha raccolto il sostegno di 20.194 persone durante la 11° edizione della campagna “I Luoghi del Cuore” e che ha consentito al Castello e borgo di Cremolino, nell’Alto Monferrato, di vincere la speciale classifica “I Borghi e i loro luoghi”.
Il progetto, proposto dall’Amministrazione e approvato dal FAI, riceverà il finanziamento di 20.000€ e prevede la riqualificazione di un’area adiacente alla passeggiata panoramica e al borgo storico.
Il borgo di Cremolino (AL), di origine medievale, ha rivestito nella storia piemontese un ruolo importante, sia perché zona di confine con la Repubblica di Genova, sia perché i Malaspina – signori di Cremolino per oltre due secoli dal 1240 – erano vicari imperiali del marchese del Monferrato, con giurisdizione sui diversi castelli e territori a loro assoggettati (Bandita, Morbello, Rocca Grimalda, Morsasco). Il castello che corona il borgo sorge su una collina circondata da vigneti che domina le due valli dell’Orba (Ovada) e della Bormida (Acqui Terme), balcone naturale che si affaccia sulle Alpi, con il Monviso che svetta sullo sfondo. Nato come punto di avvistamento e difesa, il maniero ha conservato l’aspetto della sua struttura originaria trecentesca: un quadrilatero irregolare con quattro torri poste ai lati, la cinta muraria e il ponte levatoio. All’interno del borgo sono ancora oggi visibili pozzi e cisterne per la raccolta dell’acqua, elemento indispensabile in particolare in caso di assedi.
L’intervento che verrà realizzato per Cremolino è stato progettato secondo scelte basate sulla cosiddetta progettazione a 360 gradi o universale che mira alla sostenibilità sotto tutti i punti di vista.
Rispettando i C.A.M. (Criteri Ambientali Minimi) e la progettazione universale si ottengono numerosi effetti positivi quali: la razionalizzazione delle risorse umane, la riduzione delle sostanze inquinanti, la riduzione dei consumi energetici e il riuso e riciclo di materiali.
In primo luogo, per l’arredo urbano e il verde si è scelto di adottare materiali e sistemi che rispettino i C.A.M. con proposta di modelli circolari “dalla culla alla culla” che tengano conto dell’impatto generato lungo tutto il ciclo di vita e nelle diverse fasi di processo: dall’acquisto di un bene o servizio, alla realizzazione, alla sua fine. Tutto questo viene svolto secondo la metodologia di Life Cycle Costing (LCC) che tiene conto non solo del prezzo, ma anche dei costi di consumi, energia, manutenzione e ambientali, legati a tutto il ciclo di vita del prodotto anche in relazione ai costi nei bilanci futuri.
Nella scelta del verde che verrà messo a dimora, per rispetto dei C.A.M., si opterà per specie autoctone che abbiano caratteristiche qualitative tali da garantirne l’attecchimento, che necessitino di un consumo minimo di acqua e che siano di facile gestione anche nel controllo di eventuali parassiti; inoltre, un’attenzione particolare sarà data ai contenitori e imballaggi che siano riciclabili o riutilizzati.
Inoltre, come previsto dalla progettazione universale, si seguirà anche il criterio sociale attraverso una scelta oculata delle forniture nel rispetto sia dei diritti dei lavoratori sia dell’ambiente e dei consumi, durante tutto il ciclo di produzione e di vita.
Infine, è stato adottato il PAN GPP (Piano d’Azione Nazionale Green Public Procurement) che vede le Pubbliche Amministrazioni quali esempi verso la cittadinanza di una sempre maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale.
A tutto questo si aggiunge la scelta di alcuni elementi di arredo per diversamente abili, con l’obiettivo di rendere utilizzabile a chiunque almeno una porzione del percorso e delle strutture installate. Mentre, per quanto concerne l’illuminazione dell’area, si è posta particolare attenzione al controllo sull’inquinamento luminoso, finalizzato, oltre che al risparmio energetico, anche alla salvaguardia dell’ambiente notturno, del paesaggio, della biodiversità, degli equilibri ecologici e della salute umana e a consentire attività culturali-ricreative.
Per l’arredo urbano la ditta fornitrice scelta è la Preco System s.r.l., fondata a Gemona del Friuli nel 1984, che fornirà tavoli, panche, bacheche, giochi e staccionata in plastica riciclata al 100%, certificati dall’Istituto IPPR di Milano col marchio PSV - Plastica Seconda Vita da raccolta differenziata dei rifiuti, con esclusione delle plastiche industriali e dei materiali organici (segatura), come previsto per gli appalti pubblici verdi.
Va evidenziato che 1 kg di plastica riciclata permette di ridurre le emissioni di CO2 per circa 1,5 Kg. Fondamentale la scontistica applicata dalla Preco System s.r.l. che ha consentito di acquistare più elementi di arredo.
Il progetto, realizzato dall'Arch. Elisabetta Somaglia è stato seguito in prima persona dal Sindaco di Cremolino ing. Massimo Giacobbe insieme alla propria Giunta e dal coordinatore del Comitato Cremolino è orgoglio, l’orgoglio è Cremolino cav. dott. Fausto Lodi e vedrà a breve l'inizio dei lavori per la realizzazione dell'opera da parte della F.M. Costruzioni Edili di Ferrando Marco.
«Il FAI insieme a Intesa Sanpaolo è lieto di poter contribuire al progetto di valorizzazione del Borgo di Cremolino, vincitore della classifica speciale “I Borghi e i loro luoghi” al censimento "I Luoghi del Cuore" 2022. Il progetto ha l'obiettivo di valorizzare l’identità culturale del borgo, il suo patrimonio di arte e natura e il suo contesto paesaggistico; a questo si affianca la scelta di realizzare l'arredo urbano solo con materiali sostenibili, pienamente in linea con la missione del FAI, che ha tra i suoi obiettivi strategici la riduzione dell’impatto ambientale», è il commento di Federica Armiraglio, Responsabile per il FAI della campagna “I Luoghi del Cuore”.