La raccolta (eroica) delle olive alla Baia di Ieranto

La raccolta (eroica) delle olive alla Baia di Ieranto

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La raccolta (eroica) delle olive alla Baia di Ieranto
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08 novembre 2023

Secondo una tradizione radicata negli anni e che il FAI custodisce e porta avanti, la raccolta delle olive alla Baia di Ieranto (NA) si svolge manualmente su terreni scoscesi. Le cassette vengono poi trasportate via mare verso il frantoio per la molitura. Il tutto nell’arco di una sola giornata.

Nello scorso mese di settembre, con qualche settimana di anticipo rispetto agli anni precedenti, alcuni volontari e giardinieri dei Beni del FAI si sono incontrati alla Baia di Ieranto – unica insenatura all’estremità della penisola sorrentina –, per dare supporto allo staff impegnato nella raccolta delle olive che viene portata avanti secondo una tradizione radicata negli anni e che il FAI custodisce.

La raccolta delle olive alla Baia di Ieranto è dunque un’esperienza unica, quasi eroica perché viene fatta rigorosamente a mano lungo le aspre pareti ricoperte di olivi che digradano verso il mare e si svolge nell’arco di una giornata, fino alla molitura.

La scelta di anticipare la raccolta a settembre anziché a fine ottobre o inizio novembre, è stata dettata non solo dall’innalzamento generale delle temperature che hanno fatto maturare prima le olive, ma anche dal fatto che un tempo si guardasse maggiormente alla quantità di prodotto da ottenere rispetto a oggi dove, invece, si premia la qualità.

Da qualche anno le olive maturano prima e coglierle all’inizio della loro invaiatura, cioè quando il frutto maturo inizia a cambiare colore, offre una resa inferiore ma garantisce un prodotto con basso grado di acidità ed elevato numero di polifenoli e perossidi, garanzia di qualità e durata dell’olio.

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La raccolta delle olive

La giornata comincia all’alba percorrendo il sentiero che dal paese di Nerano conduce a Ieranto: un percorso ricco di colori e profumi che si inoltra nella macchia mediterranea e che arriva fino a scorgere la Baia, in fondo al sentiero, con i suoi mille olivi.

La raccolta avviene in modo metodico: sotto alle piante vengono stese le reti che accolgono i frutti caduti durante l’abbacchiatura, una sorta di bacchettatura manuale delle chiome; nella fase successiva vengono eliminate le foglie e raccolte le olive in cassette da trasferire poi via mare.

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Definiamo la raccolta delle olive a Ieranto quasi eroica perché le casse di olive, dai versanti scoscesi, vengono trasportate fino alla spiaggia per poi essere caricate su un’imbarcazione e condotte fino all’approdo di Marina del Cantone, a circa venti minuti di distanza. La Baia di Ieranto, è una zona a protezione speciale dell’Area Marina Protetta “Punta Campanella” e tutte le attività che prevedono l’uso delle imbarcazioni a motore devono essere autorizzate per non arrecare danno all’ambiente marino.

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Dopo il trasferimento via mare, le olive giunte a Marina del Cantone, proseguono il loro viaggio verso il frantoio per la molitura.

La molitura (macinazione) delle olive, infatti, avviene nella stessa giornata della raccolta, per trasmettere all’olio tutta la freschezza che già dal giorno successivo andrebbe a perdersi intaccando il gusto del prodotto finito.

«L’attesa, l'emozione e la curiosità sono paragonabili a quelle che si vivono fuori da una sala parto! E altrettanta è la soddisfazione di vedere le fatiche e il divertimento di una giornata di lavoro, tradotte in qualcosa di così buono e profumato». Umberto Giolli, Responsabile delle aree agricole FAI
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L’olio della Baia di Ieranto

Quest’anno la raccolta ha permesso di ottenere circa 250 litri di ottimo olio extra vergine d’oliva assolutamente naturale, con un sapore piccante e amaro, che conserva il profumo dei rosmarini, degli elicrisi, dei cisti, della brezza marina: una vera e propria spremuta di olive da cui traspaiono la fatica e la passione degli antichi mestieri.

E questo grazie alle meravigliose e molto ben tenute piante di ulivo (Olea europaea), per la maggior parte di varietà Minucciola, le cui foglie argentate mosse dal vento creano una curiosa similitudine con le onde del mare sottostante, trasportando chi osserva il paesaggio della Baia in una dimensione evocativa e senza tempo dove la realtà si confonde con il mito.

Durante la manifestazione Colori d’autunno che si è tenuta a Villa Necchi Campiglio a Milano il 4 e 5 novembre scorso, è stato presentato, insieme a una selezione di oli prodotti dal FAI nei propri Beni, l’olio nuovo della Baia di Ieranto, che ha riscosso immediatamente un grande successo di pubblico proprio grazie alle sue spiccate caratteristiche.

L’olio EVO della Baia di Ieranto, insieme agli altri oli prodotti nei Beni FAI sono il risultato del lavoro della Fondazione per la conservazione dei paesaggi olivati che rappresentano da Nord a Sud le tante bellezze dell’Italia del FAI.

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