03 febbraio 2023
Il recupero del mausoleo a cuspide piramidale denominato “La Fescina” a Quarto (NA) è stato reso possibile grazie alla partecipazione alla decima edizione del Censimento “I Luoghi del Cuore”, la campagna per i luoghi italiani da non dimenticare, promossa dal FAI in collaborazione con Intesa Sanpaolo e al coinvolgimento di alcuni partner istituzionali e privati del territorio.
Nel 2020 l’Associazione “Archeo Flegreo – I tesori nascosti di Quarto” si era attivata per la raccolta voti con l’obiettivo di far conoscere la Fescina, complesso funerario del primo secolo d.C. Puntare l’attenzione su quest’opera ha inoltre permesso il coinvolgimento delle scuole del territorio sui temi della salvaguardia, dell’ambiente e della coscienza di territorio.
Grazie agli 8.646 voti raccolti, la Fescina è stato il monumento più votato in Campania e il 34° a livello nazionale. È stato quindi possibile per il Comune di Quarto candidare un progetto al bando per la selezione degli interventi che FAI e Intesa Sanpaolo lanciano dopo ogni Censimento. Il progetto, autorizzato dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area metropolitana di Napoli, ha ottenuto un contributo di 15.000 euro da parte di FAI e Intesa Sanpaolo, al quale si è aggiunto il cofinanziamento di 3.000 euro di “ZETA srl”.
La necropoli, posta lungo un diverticolo della via Puteolis Capuam, fu portata alla luce nel corso degli anni Settanta e Ottanta del Novecento. Fino ad allora era visibile solo il mausoleo a cuspide piramidale denominato “Fescina”. Il mausoleo prende questo nome, per la sua caratteristica forma, simile a quella del cesto di vimini usato per la raccolta dell’uva. L’area archeologica è delimitata da due recinti, formati da bassi muri in opus reticulatum, all’interno dei quali si trovano tre mausolei funerari, un triclinio all’aperto e ambienti minori. Nulla sappiamo riguardo la proprietà di tali mausolei, talvolta erano eretti come tombe familiari, più spesso erano di proprietà di associazioni funerarie (collegia funeratictia).
Il monumento risulta composto da una camera ipogea, con volta a botte, rivestita di intonaco bianco, raggiungibile attraverso un dromos (corridoio). Per la deposizione delle urne cinerarie sono ancora riconoscibili undici nicchie, mentre per il banchetto funerario sono presenti tre letti tricliniari. Al di sopra vi è un’ulteriore camera funeraria raggiungibile da un un’apertura con arco a tutto sesto. In cima si erge la guglia piramidale a sei facce. Dall’esame dei reperti ritrovati come balsamari, olle, lucerne, monete, il sepolcreto e dall’analisi dei paramenti murari, il complesso viene datato fra l’età augustea e il I secolo d. C.
La Fescina, di proprietà della Fondazione Istituto Pennese di Portici, in comodato d’uso al Comune di Quarto, si distingue per essere un unicum nell’area occidentale del Mediterraneo, riconosciuta anche dalla comunità locale per il suo valore identitario. Ora, grazie al contributo derivato dalla partecipazione a “I Luoghi del Cuore”, è stata riqualificata in modo da permettere una maggiore fruizione, già in parte registrata a seguito della promozione al censimento.
L’intervento di recupero ha interessato tutta l’area del complesso funerario: sono stati posizionati nove pali di ferro zincato, cementati con un getto di ghiaia a grana fine per sorreggere la nuova tettoia che copre il dromos e le scale. Prima di procedere con l’alloggiamento dei pali, sono state effettuate stratigrafie, risultate non significative dal punto di vista archeologico. È stato inoltre sistemato il cancello d’ingresso, pitturato con vernice a smalto di colore verde scuro, insieme alla ringhiera che delimita la cisterna e all’intelaiatura della tettoia.
«Partecipare all’inaugurazione di oggi 1° febbraio 2023 è per me e per tutto il FAI motivo di grande orgoglio e gioia», ha dichiarato Michele Pontecorvo Ricciardi, Presidente Regionale FAI Campania. «La proficua collaborazione tra pubblico e privato si dimostra nuovamente una sinergia vincente e una risposta concreta alla necessità di valorizzare il nostro patrimonio per poter proteggere luoghi di bellezza come “La Fescina di Quarto” che rappresenta la cultura delle nostre radici. Tornare a splendere grazie all’iniziativa de "I Luoghi del Cuore" ha un valore profondo, significa poter donare nuova vita a veri e propri gioielli di storia, promuovere siti culturali e destinazioni turistiche favorendo anche le relative ricadute economiche. Ringrazio il Comune di Quarto, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area Metropolitana di Napoli, il Comitato “Archeo Flegreo – I tesori nascosti di Quarto” e in particolare le scuole del territorio – una tra queste ha anche ricevuto una menzione d’onore nel concorso nazionale FAI Scuola “Ti racconto un posto” –, insieme a tutti coloro che con grande entusiasmo e tenacia hanno contribuito al recupero e restauro di questo prezioso monumento che ora viene donato a tutta la cittadinanza, ai giovani, ai turisti e agli amanti delle bellezze del nostro territorio».