Ho detto spesso e volentieri ripetuto che la Valle dei Templi di Agrigento è per me uno dei posti più belli del mondo. Non credo di essere l’unico a pensarla così….

A rischio di sembrare retorico ed enfatico lo ripeto, lo confermo e lo ribadisco qui, oggi nel momento in cui, assieme ai massimi rappresentanti dello Stato, della Regione Siciliana, del Comune di Agrigento e del Parco Archeologico Valle dei Templi, ci apprestiamo ad inaugurare e ad aprire al pubblico per sempre e per tutti le umili ma tenaci Case Montana al Giardino della Kolymbethra, con il quale esse formano un inscindibile tutt’uno storico e paesaggistico.

Come ognun sa la Valle dei Templi deve la sua unicità e la sua epica magia al fatto di essere uno dei paesaggi agricoli storici più significativi e spettacolari del mondo ove i celeberrimi templi sono, a pari merito, protagonisti indiscussi con gli olivi centenari, i mandorli, i fichi d’India e gli agrumi tuttora produttivi. È un contesto di straordinaria vastità in cui lo stupore del visitatore si nutre della rarissima, se non unica, contemporanea presenza della più solenne architettura classica e del frutto della più antica attività dell’uomo: l’agricoltura.

Ad Agrigento, a dispetto della sua fama di città che nel XX secolo ha colpevolmente offeso una parte significativa della sua identità, va tributato l’onore di aver voluto e saputo conservare nella sua integrità e complessità una delle più alte testimonianze della presenza dell’uomo su questa terra e desidero, tra tutti coloro che ne hanno consentito la tutela, ricordare il coraggio e la visione della Soprintendente Graziella Fiorentini che questo paesaggio sottrasse a pericolosi appetiti.

Mentre gli Dei dell’Olimpo abitavano nei loro templi stupefacenti, generazioni e generazioni di donne e uomini siciliani si costruivano e vivevano in piccole, umili ma solide case come quella che oggi inauguriamo; generazioni di uomini e donne che in secoli di lavoro duro, tenace e sapiente hanno dissodato, seminato, nutrito, innaffiato, curato e dunque creato questa campagna prodigiosa forgiandola per essere oggi un paesaggio agricolo talmente importante da essere stato inserito quest’anno dal Ministero dell’Agricoltura nel Registro Nazionale dei Paesaggi rurali di interesse storico.

È dunque un grande onore per il FAI inaugurare oggi qui con voi, dopo un lungo ed estremamente delicato restauro, le amatissime Case Montana che la nostra Fondazione acquistò nel 2018 perché, di fianco ai celeberrimi templi consacrati agli Dei, ci fosse un luogo ove celebrare e raccontare la storia, la sapienza e la tenacia con le quali generazioni di contadini hanno creato questo paradiso. A loro noi del FAI dedichiamo con riconoscenza questo restauro che assieme a quello del Giardino della Kolymbethra, ci ha riempito di gratitudine e ammirazione nei loro confronti come artefici, forse inconsapevoli ma certamente geniali, di tutta questa produttiva e impagabile bellezza.