24 giugno 2022
«Quando andavo a Lerici ospite di Pupa Miniati a Villa Rezzola ero affascinato dal grande e complesso giardino all’inglese per il quale mi conduceva Pupa, appassionata botanica e inesausta collezionista di nuove specie di piante e arbusti da fiore con i quali rendere sempre più simile all’Eden questo pezzo di mondo che le era capitato in sorte». Marco Magnifico, Presidente FAI
Il giardino di Villa Rezzola, antica dimora signorile lasciata in eredità al FAI nel 2020 da Maria Adele “Pupa” Carnevale Miniati, è incastonato tra oliveti e boschi mediterranei e si affaccia sullo spettacolare scenario del Golfo dei Poeti, con scorci unici verso il castello di Lerici, Porto Venere e l’isola della Palmaria.
All’inizio del XX secolo i coniugi Cochrane crearono un vasto giardino di tipo mediterraneo con un tocco di immaginario anglosassone, dando così vita a un’atmosfera davvero particolare: quasi tre ettari di verde in cui trovano spazio varietà di piante locali spontanee e coltivate, ma anche piante esotiche e curiosità botaniche introdotte appositamente.
L’area, organizzata a terrazze, è resa accessibile su più livelli grazie a un sistema articolato di muri di sostegno, percorsi e scale, secondo uno schema architettonico classico: le zone più formali in alto vicino alla villa, le zone più selvagge sul versante a mare.
La parte alta che contorna la Villa, si estende con un lungo corridoio verde in cui trovano spazio grandi esemplari di cipressi e di canfore. Sulle terrazze si trovano aiuole fiorite di piante mediterranee, agrumi, piante esotiche e insolite, siepi formali e prati, ma soprattutto un lungo pergolato coperto da glicini che funge da spettacolare spina dorsale del giardino.
I terrazzamenti si tramutano poi in un bosco fresco: l'originario impianto ulivetato è stato gradualmente sostituito dallo stile libero e "naturale" del giardino all'inglese, con un ricco sottobosco e qualche esemplare di olivo rimasto che occupa la conca naturale che scende verso il mare fino al termine della proprietà.
Il 24 giugno 2021 il parco è stato in parte aperto al pubblico. Grazie ai primi interventi di messa in sicurezza delle componenti architettoniche, di manutenzioni delle siepi, delle alberature, dei manti erbosi e parterre fioriti, i visitatori possono ora godere di questi spazi unici. Continua oggi il recupero del giardino storico, progettato con la consulenza dell’architetto Paolo Pejrone, uno dei più celebri paesaggisti europei, da anni generoso collaboratore della Fondazione.
Grazie ai tanti italiani che hanno scelto di destinare il loro 5x1000 al FAI, nei mesi successivi all’apertura abbiamo potuto proseguire i lavori di manutenzione dei giardini, con alcuni interventi di cura e potatura delle canfore monumentali, eseguiti da arboricoltori esperti con tecniche di tree-climbing, e l’eliminazione di alcuni cipressi malati e pericolosi per la sicurezza dei visitatori. Un intervento che, con l’apporto di tanti contribuenti, abbiamo potuto portare a termine.
Firmare e inserire il codice fiscale del FAI 80102030154 nelle caselle Finanziamento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei Beni culturali e paesaggistici e nella casella Sostegno agli Enti del Terzo Settore è un gesto semplice, che non costa nulla, ma che vale molto: grazie al 5x1000 riusciremo, infatti, a proseguire gli altri lavori di restauro e riqualificazione che il parco e la villa richiederanno nei prossimi anni.
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