21 marzo 2023
«L'acqua è vita, ma anche storia e futuro allo stesso tempo. Un bene antico e prezioso che dobbiamo imparare a tutelare, risparmiare, recuperare, riciclare e rispettare, ma soprattutto conoscere e apprezzare come un bene primario». Maurizio Rivolta, Vicepresidente FAI
Il 22 Marzo si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua: una giornata che vuole riportare la risorsa idrica al centro del dibattito pubblico internazionale. Lo scopo della giornata è ispirare l'azione per garantire l’accesso ad acqua di qualità e a servizi igienici sicuri per tutta la popolazione del mondo, ma anche di promuovere un uso accorto e sostenibile della risorsa, riducendone gli sprechi e incentivandone il recupero e il riutilizzo.
Lo stesso Segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, in occasione della giornata ha lanciato un monito importante: «L'acqua è la linfa vitale del nostro mondo. Dalla salute e nutrizione all'istruzione e alle infrastrutture, l'acqua è fondamentale per ogni aspetto della sopravvivenza e del benessere umano, nonché per lo sviluppo economico e la prosperità di ogni nazione. Ma, goccia dopo goccia, questa preziosa linfa vitale viene avvelenata dall'inquinamento e prosciugata dall’uso eccessivo e predatorio, con la domanda di risorsa che supererà del 40% l'offerta entro la fine del decennio».
Di fronte a un quadro di sempre maggiore scarsità, cattiva gestione e consumo eccessivo è necessario agire prontamente attraverso strategie adeguate, lungimiranti e globalmente condivise, che promuovano e regolamentino un uso sostenibile ed equo della risorsa.
La Fondazione, già nel 2018, aveva riunito i principali attori del sistema idrico nazionale sottoscrivendo un “Patto per l’acqua” e realizzando in seguito il Libro Blu, un documento che delinea le strategie per un modello di gestione più resiliente ed efficiente dell’acqua.
Il documento dimostra che le soluzioni per una gestione sostenibile della risorsa idrica esistono e sono già praticabili: sono la rimessa in efficienza delle reti idriche di adduzione e distribuzione con la riduzione delle perdite (in Italia circa il 36% dell’acqua immessa in rete viene persa), il risparmio idrico, cioè la riduzione e razionalizzazione degli usi e dei consumi, e anche l’uso di risorse cosiddette marginali, quali le acque reflue depurate o le acque piovane.
Soluzioni che il FAI ha già messo in pratica all’interno dei suoi Beni, come ad esempio nell’Abbazia di San Fruttuoso. L’Abbazia, un gioiello del trecento incastonato tra mare e montagna, è infatti oggi protagonista di un progetto di raccolta e recupero dell’acqua piovana a fini irrigui, ma non solo. Un intervento di restauro da poco concluso ha infatti provveduto a dotare il tetto della Canonica di un sistema di convogliamento delle acque piovane, prima inesistente.
Queste acque, insieme a quelle provenienti dai due terrazzamenti adiacenti alla Canonica, verranno convogliate all’interno di una vecchia cisterna, collocata proprio nel terrazzamento inferiore. La vasca era già presente nel sito ed è stata ritrovata solo durante gli ultimi interventi di restauro: seguendo proprio lo spirito del luogo, questo manufatto è stato recuperato, ripulito e impermeabilizzato, per essere messo nuovamente in funzione. Dalla cisterna, quindi, le acque piovane verranno riutilizzate sia per l’irrigazione a goccia dei giardini, degli alberi di agrumi e dei vasi di fiori, sia per alimentare i bagni per i visitatori presenti nell’Abbazia. Attraverso questo intervento si è voluto da una parte tutelare il Bene dall’azione erosiva delle precipitazioni, che infiltrandosi nel pavimento hanno ammalorato e le antiche strutture lignee della stanza delle Tombe dei Monaci, e dall’altra attuare quella gestione sostenibile della risorsa idrica attraverso il suo recupero e riutilizzo, gestione oggi fondamentale per rendere ogni luogo resiliente.
Di fronte a uno scenario in cui l’acqua sarà un bene sempre più “conteso” a causa di una minore disponibilità dovuta ai cambiamenti climatici e di una maggiore domanda conseguente alla crescita della popolazione e ai maggiori prelievi in ambito agricolo, industriale ed energetico, è necessario che tutti – dalle istituzioni, alle imprese, ai singoli cittadini – si impegnino a portare avanti azioni e politiche di risparmio e recupero della risorsa in ottica circolare. In modo da rispondere coscienziosamente alle esigenze attuali senza compromettere le esigenze del futuro.