06 giugno 2022
L’intervento di restauro della Fescina di Quarto (NA), nei Campi Flegrei, complesso funerario del I secolo d.C. è stato avviato. Il recupero del Bene è stato reso possibile grazie al contributo messo a disposizione da FAI e Intesa Sanpaolo, nell’ambito del X censimento “I Luoghi del Cuore” e al coinvolgimento di alcuni partner istituzionali e privati del territorio.
Nel 2020 il Comitato FAI “Archeo Flegreo – I tesori nascosti di Quarto” si è attivato per la raccolta voti in occasione della decima edizione del censimento “I Luoghi del Cuore” con l’obiettivo di far conoscere la Fescina, monumento funerario di epoca romana. Grazie agli 8.646 voti raccolti, la Fescina è stato il monumento più votato nella regione Campania e il 34° a livello nazionale. È stato quindi possibile candidare un progetto al bando I Luoghi del Cuore che FAI e Intesa Sanpaolo lanciano dopo ogni censimento. Il progetto, stilato dal Comune di Quarto, ha conseguito il benestare della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area metropolitana di Napoli e l’assegnazione di un contributo di 15.000 euro da parte di FAI e Intesa Sanpaolo, al quale si è aggiunto il cofinanziamento di 3.000 euro di “ZETA srl”.
La Fescina fa parte di una necropoli posta lungo un diverticolo della Via Puteolis-Capuam, portata alla luce nel corso degli anni Settanta del Novecento. Fino ad allora era visibile solo il mausoleo a cuspide. Dall’esame dei reperti rinvenuti in fase di scavo, la sua datazione risalirebbe all’età giulio-claudia. Il mausoleo a cuspide è denominato “Fescina” per la sua forma simile al cesto di vimini usato per la raccolta nei campi.
L’area archeologica è delimitata da due recinti, formati da bassi muri in opus reticulatum, all’interno del quale si trovano tre mausolei funerari, un triclinio all’aperto e ambienti minori. Nulla sappiamo riguardo la proprietà di tali mausolei, talvolta erano eretti come tombe familiari, più spesso erano di proprietà di associazioni funerarie (collegia funeratictia).
Il monumento, di proprietà della Fondazione Istituto Pennese di Portici, in comodato d’uso al Comune di Quarto, si distingue per essere un unicum nell’area occidentale del Mediterraneo ed è sempre più riconosciuto anche dalla comunità locale per il suo valore identitario. Ora, grazie al contributo derivato dalla partecipazione a “I Luoghi del Cuore”, questo prezioso monumento verrà riqualificato in modo da permetterne una maggiore valorizzazione e un incremento della fruizione, che si è già in parte registrata a seguito della promozione al censimento.
Puntare l’attenzione sulla Fescina ha inoltre permesso a due scuole secondarie di II livello, nel 2021, di partecipare a due concorsi di livello nazionale sul tema della salvaguardia dell’ambiente e della coscienza di territorio e di ottenere importanti riconoscimenti: una menzione d’onore all’Istituto Comprensivo Gadda nel concorso nazionale FAI Scuola “Ti racconto un posto” e un premio all’Istituto Comprensivo Don Milani nell’ambito del progetto “soil4life”, categoria Poster, premio cofinanziato dalla Commissione Europea attraverso il programma LIFE, Legambiente e CREA. Tutte le scuole del territorio hanno anche partecipato al premio di pittura “L’immagine storica di Quarto”, organizzato dall’associazione “Anteas Amici dei campi flegrei” aps. Le scuole del territorio, e in particolare l’ISIS Rita Levi Montalcini, hanno formato numerosi nuovi Apprendisti Ciceroni® FAI che hanno gestito le visite guidate alla Fescina in alcuni degli appuntamenti nazionali promossi dalla Fondazione.
La festa di inaugurazione delle attività di recupero che coinvolgeranno la Fescina nei prossimi mesi, è prevista per il prossimo 12 settembre, giorno in cui ricorre la festa di Santa Maria, patrona della Città di Quarto.
«Il FAI è lieto di sostenere un intervento che rientra perfettamente nello spirito dei Luoghi del Cuore, per la sua valenza non soltanto storico-artistica, ma anche sociale. La Fescina è, infatti, un’area archeologica poco conosciuta e bisognosa di tutela e valorizzazione, collocata in un contesto rurale periferico, ma in un territorio che si sta riappropriando di questo luogo del cuore, che ha attivato attraverso il censimento del FAI una ben costruita operazione identitaria con le scuole locali e dove un’amministrazione comunale virtuosa ha costruito un progetto ben strutturato e concretizzabile». Federica Armiraglio, Responsabile del progetto “I Luoghi del Cuore”
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