Anfiteatro augusteo di Lucera: concluso l’intervento di restauro

Anfiteatro augusteo di Lucera: concluso l’intervento di restauro

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Anfiteatro augusteo di Lucera: concluso l’intervento di restauro
Dal territorio

16 marzo 2022

Si è concluso l’intervento di valorizzazione dell’Anfiteatro augusteo di Lucera (FG) reso possibile grazie al contributo di FAI e Intesa Sanpaolo per “I Luoghi del Cuore”.

Sono stati presentati il 16 marzo 2022 i lavori di valorizzazione dell’Anfiteatro Augusteo di Lucera (FG), da poco conclusi. L’intervento è stato reso possibile grazie al contributo di 27.000 euro stanziato dal FAI e Intesa Sanpaolo nell’ambito dell’ottava edizione de “I Luoghi del Cuore”, il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare, e al finanziamento di 14.732,93 euro erogato dalla Amministrazione Comunale di Lucera.

L’anfiteatro fu costruito tra il 27 a.C. e il 14 d.C. lungo il margine orientale della città antica da M. Vecilius Campus, un magistrato locale, e fu dedicato ad Augusto come si evince dalle iscrizioni poste sui portali che rendevano monumentali gli accessi principali dell’edificio. Costruito in opera cementizia con paramenti in reticolato, l’anfiteatro fu realizzato ricavando la cavea e l’arena in un pendio naturale del terreno con un muro perimetrale di contenimento dei terrapieni e una capienza stimata tra i 16.000 e i 18.000 spettatori, dando vita ad una straordinaria esperienza architettonica tra le più imponenti e antiche di età romana. L’arena di forma ellittica di dimensioni m.70x40 presenta 4 accessi e un podio, con alcuni gradini riservati alle autorità dietro ai quali si innalzano le gradinate destinate agli spettatori. Spoliaria e locali ipogeici erano a disposizione delle attività gladiatorie.

Recenti indagini hanno confermato che originariamente l’anfiteatro si inseriva in un tessuto urbano precedentemente edificato: un vero e proprio quartiere di età repubblicana con abitazioni e impianti produttivi su un’ampia strada, che venne intercettato e distrutto per la costruzione dell’Anfiteatro.

In declino già dal III secolo d.C. e utilizzato come cava di spoglio, a partire dagli anni Trenta del secolo scorso l’anfiteatro fu oggetto di varie ricerche archeologiche e dai restauri del 1948 con la ricomposizione architettonica dei vari elementi (anastilosi). Nel 2009, attraverso nuovi interventi di recupero, si è favorita una riappropriazione degli spazi e delle funzioni originarie per ospitare serie di spettacoli. Di grande interesse le rassegne estive curate in questi ultimi due anni dal Comune e dal Teatro Pubblico Pugliese, che hanno permesso a migliaia di spettatori di godere di importanti momenti culturali e di spettacolo in una cornice scenografica e suggestiva.

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Grazie all’appassionata mobilitazione dei cittadini lucerini e di tanti abitanti della Capitanata, ma anche residenti all’estero, che hanno manifestato l’attaccamento alle proprie radici e alla loro città d’origine, e all’attività del Gruppo FAI di Lucera, 23.619 persone nel 2016 hanno votato l’Anfiteatro al censimento “I Luoghi del Cuore” consentendo al Bene di raggiungere il 10° posto della classifica nazionale. Hanno partecipato alla raccolta voti anche gli alunni di 36 istituti scolastici dell’intera provincia di Foggia, gli ospiti delle belle spiagge garganiche, i tanti visitatori del suggestivo entroterra della Capitanata, importanti studiosi e rappresentanti del mondo della cultura conosciuti a livello nazionale.

A seguito di questo straordinario risultato, il Comune di Lucera ha potuto partecipare al bando che il FAI lancia dopo ogni edizione del censimento, presentando un progetto di valorizzazione, valutato idoneo e finanziato da FAI e Intesa Sanpaolo con un contributo di 27.000 euro. Con la collaborazione della Soprintendenza e dell’Università degli Studi di Foggia, i progettisti hanno realizzato un percorso di visita, con arredi a supporto dei visitatori e pannelli didattici che descrivono il monumento e la sua storia; una prima significativa azione per incentivare una sempre più intensa conoscenza della storia della Città di Lucera e del suo territorio e per godere di un importante bene del patrimonio culturale collettivo.

Si sono impegnati per la realizzazione del progetto l’arch. Pasqualina Casiero e l’ing. Marco Perrotta, mentre i contenuti storico-archeologici sono stati curati dalla cattedra di Topografia antica (prof.ssa Marchi) dell’Università degli Studi di Foggia.

Il sindaco di Lucera, Giuseppe Pitta ha commentato: «Ringraziamo di vero cuore i tantissimi lucerini e i tanti che, da ogni parte della Capitanata e anche dal di fuori dei confini provinciali hanno permesso di dare una grande spinta a questa progettualità che è stato possibile concretizzare grazie al lavoro sinergico tra FAI e Comune di Lucera. Fondamentale costruire sinergie virtuose per il raggiungimento di questi nobili obiettivi. E ciò che siamo stati capaci di realizzare grazie al FAI è un esempio plastico di come la valorizzazione dei beni culturali e del territorio in generale passa attraverso il lavoro di squadra tra più soggetti virtuosi».

L’assessore ai Lavori pubblici del Comune lucerino, Daniela Pagliara, ha aggiunto: «Siamo costantemente impegnati nello sviluppare progettualità di ampio respiro di cui l’Anfiteatro è parte integrante. Lucera è ricchissima di beni architettonici e di storia e vogliamo valorizzarli attraverso un lavoro costante di salvaguardia e riqualificazione. Vogliamo fare della nostra città un attrattore turistico rilevante in cui i nostri numerosi beni culturali siano gli indiscussi protagonisti. Stiamo profondendo ogni sforzo possibile per valorizzare appieno e tutelare le tante ricchezze che non sono solo precipue della nostra città, ma beni di enorme rilevanza a livello nazionale ed internazionale».

Subito dopo, Saverio Russo - Presidente FAI Puglia, ha espresso la sua grande soddisfazione: «L’intervento realizzato nell’Anfiteatro di Lucera contribuisce a migliorare la fruizione di uno dei beni più significativi del ricco patrimonio culturale della Puglia. Il FAI continuerà ad operare con determinazione per la tutela e valorizzazione dei beni archeologici, storico-artistici e paesaggistici, per conservare la bellezza che abbiamo ereditato e farne strumento di crescita. Questo impegno assume una valenza particolare in molte aree del Mezzogiorno d’Italia che hanno bisogno di costruire, anche attraverso il patrimonio culturale e naturale, una solida e sostenibile prospettiva di futuro».

Gloria Fazia, Capo Delegazione FAI di Foggia, ha espresso la sua gratitudine: «Un grazie di cuore va a tutti coloro che si sono adoperati per raccogliere un numero così alto di voti per il progetto dell’Anfiteatro lucerino, che è uno dei monumenti simbolo dell’importante patrimonio archeologico della Daunia. Fa parte integrante, inoltre, dei beni culturali di una città, Lucera, che è veramente uno scrigno di tesori e di testimonianze storiche che la rendono uno dei luoghi più interessanti dell’intera Regione. Siamo molto contenti del risultato ottenuto che ci ha fatto conquistare ancora una volta, come Capitanata, le vette della classifica nazionale dei Luoghi del Cuore. Un sentito riconoscimento va ovviamente al Comune di Lucera che molto attento al Patrimonio locale, ha dimostrato sensibilità e interesse tramite un generoso contributo economico. Un affettuoso e sincero ringraziamento va inoltre a Giuseppe Toziano, componente della nostra Delegazione e referente del Gruppo Fai di Lucera, che ci ha veramente messo il cuore, dall’inizio del sogno fino al compimento del progetto».

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