02 marzo 2022
Al via i lavori di restauro del crocifisso ligneo di scuola veneziana del XVI secolo, collocato all’interno del Tempio Internazionale del Donatore di Pianezze di Valdobbiadene in provincia di Treviso, classificatosi al primo posto nella classifica regionale Veneto in occasione del X censimento “I Luoghi del Cuore”.
Grazie ai 7.419 voti raccolti al censimento “I Luoghi del Cuore", l’ODV Tempio Internazionale del Donatore ha potuto partecipare al Bando, che il FAI lancia dopo ogni censimento, mettendo a disposizione dei luoghi più virtuosi una serie di contributi economici. Il progetto presentato si è concentrato sul recupero dell’importante crocifisso ligneo, che necessita di interventi di consolidamento strutturale, pulitura e recupero complessivo.
L’intervento è stato valutato idoneo ed è sostenuto dal FAI e da Intesa Sanpaolo con un finanziamento di 12.115 euro e vede il coinvolgimento di 7 associazioni e aziende partner che a diverso titolo parteciperanno con co-finanziamenti, contributi in natura e attività di comunicazione, promozione e valorizzazione. A dare il loro contributo le 5 associazioni del dono Avis Nazionale, Avis Regionale Veneto, Avis Provinciale Treviso, Fidas Regionale Veneto, Aido Nazionale, l’azienda locale Veneto Vetro e l’emittente Valdo TV.
Il crocifisso del Tempio, oltre a un’oggettiva valenza culturale e artistica, ha anche un notevole significato storico e simbolico. Per tutta la durata della Prima guerra mondiale infatti, fu conservato, secondo fonti locali, in una piccola chiesetta in cui venivano riuniti i corpi dei soldati uccisi in guerra. L’opera restaurata tornerà così a rappresentare, in tutta la sua imponenza, un monito contro l’inutile spargimento di sangue causato dalle guerre.
Il restauro, che prevede il consolidamento strutturale, la pulitura e il recupero complessivo dell’opera, sarà realizzato nel laboratorio della dott.ssa Valentina Piovan di Padova. La conclusione dei lavori è prevista per settembre 2022.
Il Tempio Internazionale del Donatore, di proprietà della Diocesi di Padova e in gestione dell’omonima OVD, si trova a 1.071 metri di altezza sul Monte Cesen nelle Prealpi venete. Il luogo appartiene all’area delle “Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene”, dal 2019 riconosciuta Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO in qualità di “Paesaggio culturale”. L’edificio fu costruito nel 1962, nel punto esatto in cui durante la Prima Guerra Mondiale sorgeva una postazione di cannoni, per volontà di alcuni donatori di sangue che volevano cancellare lo sdegno per il sangue versato nel territorio durante le guerre, come nuovo simbolo di vita e del sangue donato.
Esso rappresenta una delle opere più apprezzate dell’architetto Giuseppe Davanzo (1921-2007), allievo di Carlo Scarpa. La forma a tenda della copertura rappresenta il riparo e l’accoglienza, mentre l’essenziale interno conserva il crocifisso in legno di scuola veneziana del XVI secolo, bisognoso di restauro.
Il Tempio, rimasto chiuso per inagibilità per oltre 3 anni, ha potuto riaprire nell’aprile 2021 grazie a una importante raccolta fondi promossa dall’ODV Tempio insieme alle Associazioni del dono più significative in Italia (Avis, Fidas, Fratres e Aido), sulla scia della grande visibilità portata dalla partecipazione al X censimento “I Luoghi del Cuore”. La raccolta fondi, che ha permesso la messa in sicurezza del Tempio, ha visto la partecipazione di oltre cento soggetti pubblici e privati.
In questo panorama, il restauro del Crocifisso concluderà simbolicamente il processo di restituzione alla collettività di un luogo unico e dalla forte valenza identitaria.
«Il FAI ha scelto di sostenere insieme a Intesa Sanpaolo il progetto di recupero del Crocifisso ligneo del Tempio del Donatore anche in risposta alla capacità dell’ODV Tempio Internazionale del Donatore di amplificare la forza del progetto “I Luoghi del Cuore” sul proprio territorio interessando i cittadini e numerose realtà locali nell’attivarsi concretamente per la tutela di un luogo dal forte valore simbolico. Inoltre, intervenire su questo luogo, favorendone la conoscenza, permette al FAI di perseguire il suo intento di mettere costantemente in contatto le persone non solo con i tesori riconosciuti del paesaggio e della cultura, ma anche con quei piccoli fulcri che offrono la possibilità di un racconto nuovo dove il luogo è inscindibilmente legato con la sua storia e con il contesto in cui si trova. Un tema tanto più importante in relazione al Tempio del Donatore, per il suo legame con la Grande Guerra, che il FAI intende narrare anche presso l’alpeggio del Monte Fontana Secca, che la Fondazione ha ricevuto in donazione sul versante bellunese del Monte Grappa». Federica Armiraglio, Responsabile progetto “I Luoghi del Cuore”
«Siamo grati al FAI per il sostegno finanziario concesso e allo stesso tempo grati alle 7.419 persone che con il loro voto nel Censimento del 2020 hanno permesso al Tempio di classificarsi 42° nella classifica nazionale, 1° nella classifica regionale, 9° nella classifica Sopra i 600 metri, e di candidarsi così successivamente al bando per il restauro.
Il restauro del crocefisso, che si avvia oggi, assume un doppio significato: oltre che aderire perfettamente agli obiettivi sostenuti dal FAI, diventa un ulteriore e significativo impulso ai valori etici, storici e morali che il Tempio rappresenta, a testimonianza del valore della vita insito nel dono del sangue, dei tessuti e degli organi». Gino Foffano, Presidente dell’ODV Tempio Internazionale del Donatore
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