A Villa dei Vescovi inaugura “Un ambiente per l’Ambiente”

A Villa dei Vescovi inaugura “Un ambiente per l’Ambiente”

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A Villa dei Vescovi inaugura “Un ambiente per l’Ambiente”
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09 giugno 2023

Un nuovo spazio multimediale a Villa dei Vescovi sui Colli Euganei racconta il valore del paesaggio nel passato, nel presente e per il futuro con la voce narrante di Marco Paolini.

Un ambiente sensibile, ideato nel Cinquecento per favorire la visione del paesaggio e ancora oggi emblema dell’armonia fra esseri umani e natura: è Villa dei Vescovi, Bene del FAI a Luvigliano di Torreglia (PD). Qui, dove il paesaggio è da sempre protagonista, la Fondazione inaugura un nuovo spazio multimediale permanente, che integra e arricchisce l’attuale offerta di visita. Si chiama “Un ambiente per l’Ambiente”, ed è una video-installazione immersiva – allestita nel basamento della Villa, e affidata alla voce di Marco Paolini – che il FAI dedica al racconto del paesaggio come esito dell’inestricabile intreccio tra storia e natura.

Ambiente e paesaggio, secondo il FAI, non sono la natura incontaminata, ma lo scenario della nostra storia e della nostra vita, di cui siamo tutti protagonisti e responsabili, come nel passato, anche oggi e per il futuro, sempre più gravati dalla minaccia della crisi ambientale. L’impegno del FAI per l’ambiente, in un momento storico dominato dai devastanti effetti del riscaldamento globale, si rinforza e si realizza in un percorso di transizione ecologica che coinvolge tutti i suoi Beni e le sue attività, e da oggi anche in un nuovo tassello del progetto “Un ambiente per l’Ambiente”, dopo quello inaugurato a Villa Necchi Campiglio a Milano; il FAI si propone di realizzarne almeno uno all’anno, per raccontare, da un interno, l’esterno circostante, e cosa fa la Fondazione per preservarlo, valorizzarlo e promuoverne la tutela a partire dalla conoscenza, com’è nella sua missione.

Il paesaggio protagonista

Villa dei Vescovi è una sede ideale per proseguire il racconto, perché qui, da cinque secoli, il paesaggio travolge inevitabilmente il visitatore: lo dimostrano le logge, con arcate che incorniciano l’ambiente limitrofo, ma anche le decorazioni pittoriche, opera del fiammingo Lambert Sustris, che “abbattono” gli spazi chiusi, proiettando illusionisticamente verso l’esterno. L’insistenza sull’osservazione di ciò che si trova oltre i confini architettonici è la prova di un desiderio di immersione totale nel paesaggio, qui inteso non come una porzione della natura in cui siamo passivamente immersi, ma come un prodotto della determinazione degli esseri umani: non un quadro ma un ambiente, continuamente rimodellato dal nostro punto di vista.

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“Questo mondo è bello a chi se lo sa far bello”

Ma se da un lato la Villa evidenzia l’armonia dell’influenza reciproca fra persone e natura, dall’altro, nell’area in cui sorge, l’intervento umano non ha sempre avuto esiti altrettanto felici. Il modello della villa veneta, che ha riscosso enorme fortuna nel tempo e nel mondo, è stato anche all’origine di una dispersione insediativa e industriale che ha intaccato i Colli Euganei, minacciati dalla speculazione edilizia o dalla diffusione di cave, ma, anche grazie alla mobilitazione della società civile, oggi tutelati dalle istituzioni, tra cui il Parco Regionale.

Il FAI contribuisce a proteggere questo paesaggio dal 2005, ovvero da quando gli eredi dell’ultimo proprietario, Vittorio Olcese, la moglie Maria Teresa e il figlio Pierpaolo, in sua memoria e su sua volontà, donarono Villa dei Vescovi alla Fondazione. Il FAI ha restaurato l’edificio e i suoi affreschi, ma anche il verde circostante, ovvero il brolo della villa, che oggi è un vigneto produttivo sulla “Strada del vino dei Colli Euganei”, con un marascheto, uno stagno e perfino un apiario. Curare questo paesaggio, valorizzando colture promiscue e tecniche antiche, è il modo migliore per tramandarne la storia, ma anche per contribuire alla salute dell’ambiente, promuovendo biodiversità e sostenibilità, e per conservarne la bellezza. Dopotutto, “Questo mondo è bello a chi se lo sa far bello”: è una citazione di Alvise Cornaro – ideatore del progetto della Villa, insieme all’architetto Giovanni Maria Falconetto –, e da oggi anche il titolo scelto per il video racconto del FAI, che pone l’accento sulla centralità dell’uomo nel paesaggio e sulla sua responsabilità nei confronti dell’ambiente.

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la dimora rinascimentale

Villa dei Vescovi sorge su un piccolo poggio ai piedi dei Colli Euganei, a Luvigliano di Torreglia, a pochi chilometri da Padova. Edificata tra il 1535 e il 1542 su commissione dell’allora vescovo di Padova Francesco Pisani e progettata da Alvise Cornaro, nasce come dimora di villeggiatura della curia patavina, da cui “Villa dei Vescovi”. Sin dalla scelta del luogo, la villa rappresenta il desiderio di far rinascere in Veneto il modello della villa suburbana della Roma antica: gli eruditi del Cinquecento, infatti, credevano che la villa di Tito Livio, originario dell’antica Patavium, si trovasse proprio a Luvigliano (il cui toponimo si riferirebbe, quindi, al noto storico di epoca romana). Oggi, agli occhi di chi osserva per la prima volta il suo panorama “unico al mondo” – come lo descrisse Dino Buzzati nel 1967 –, Villa dei Vescovi sembra progettata per estendere il significato della parola “paesaggio” verso una pratica umana: un modello di relazione con la natura in un’esperienza accessibile a tutti.

Ecco perché il FAI ha creato, anche qui, “Un ambiente per l’Ambiente”: per raccontare la Villa e ciò che la circonda, e accompagnare il visitatore verso le ragioni che rendono questo luogo, più di tanti altri, capace di spostare l’asse sull’importanza del paesaggio: da contesto ad assoluto protagonista.

Guarda il video

I commenti

«Esprimo la mia vicinanza ideale a questa iniziativa che, grazie alle consolidate progettualità del Fondo per l’Ambiente Italiano, concorre a valorizzare non solo il patrimonio storico-artistico di Villa dei Vescovi, ma anche una generale riflessione sull’importanza dell’ambiente, inteso tanto come ecosistema che frutto del lavoro di intere generazioni. Il valore del paesaggio, sfruttando anche le opportunità offerte dal nuovo spazio multimediale, diventa soggetto per narrare l’evoluzione, anche sociale della nostra comunità attraverso un percorso che mette in relazione il passato al presente; il presente al futuro che vogliamo delineare».
Luca Zaia, Presidente Regione del Veneto

Grazie a…

Il progetto è sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nell’ambito del bando Cultura Onlife.

La realizzazione del progetto “Un ambiente per l’Ambiente” a Villa dei Vescovi è resa possibile grazie al fondamentale sostegno di: Ferrarelle, acqua ufficiale del FAI e partner degli eventi istituzionali, che conferma per il secondo anno il suo sostegno al progetto e da sempre lavora nel rispetto delle risorse naturali adottando soluzioni attente all’ambiente che ci circonda; Kerakoll, Società Benefit leader internazionale nel settore dell’edilizia sostenibile, per il primo anno accanto alla Fondazione con cui condivide gli stessi valori per promuovere una cultura nel rispetto dell’ambiente e del benessere abitativo; Rolex, storico sostenitore della Fondazione, che ha deciso di rinnovare la propria vicinanza al FAI e l'impegno a tramandare una cultura sostenibile alle future generazioni.

Le attività di manutenzione e valorizzazione di Villa dei Vescovi sono sostenute da Epta, azienda Partner del Bene, già vicina al FAI da molti anni, conosciuta sul territorio grazie ai suoi marchi Costan ed Eurocryor e da sempre sensibile alle tematiche di sostenibilità ambientale.

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