La villa venne eretta come elegante residenza estiva in stile Secondo Impero dal marchese Giuseppe Pallavicino Mossi agli inizi del 1900, fu abitata fino al 1995 quando, in seguito alla morte dell’ultima discendente, la contessa Bianca, la residenza diversi proprietari.
La villa sorge in una posizione panoramica con vista a 360 gradi sull’anfiteatro morenico d’Ivrea, ancorata nella roccia.
Un villa magnifica, maestosa si erge in mezzo ad un bosco e ai rovi in stato di abbandono, una struttura immensa, 21 camere da letto, 10 bagni, biblioteca, cappella privata, una scalinata di marmo che lascia senza fiato.
L'edificio, che presenta una pianta a "C", si sviluppa su due piani più un attico mansardato in chiaro stile francese. Dalla facciata principale sporgono tre avancorpi terrazzati, dei quali il centrale ospitava il sontuoso ingresso con un elegante scalone.
Al pian terreno si trovavano quindi una cappella, un salone, una biblioteca, una sala da pranzo, dispense e cucine; il piano intermedio accoglieva la galleria e le camere da letto mentre il piano mansardato gli alloggi della servitù.