VILLA DELLE CENTO FINESTRE

CASALE MONFERRATO, ALESSANDRIA

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VILLA DELLE CENTO FINESTRE
La Villa "delle cento finestre", cui vero nome è Villa Regina Apostolorum, è un palazzo in stile barocco situato sulla collina di Sant'Anna nella seconda metà del XVIII secolo. Venne edificato per volere del marchese di Cereseto Vincenzo Stanislao Ricci, che la tenne in proprietà fino ai primi anni dell’Ottocento per poi cederla ai Callori di Vignale. La grandiosa villa appartenne anche ai Sannazzaro Natta dei conti di Giarole e Rivalta, baroni di Ozzano, ai Maistre di Castelgrana e, in ultimo, ai Lovara de Maria. La studiosa d’arte Noemi Gabrielli - alla metà degli anni Trenta - definiva la villa ‘bellissima, posta sui colli in magnifica posizione, ampia, circondata da vasti giardini, grandiosa, con un bel loggiato verso la città e con un grande salone centrale che occupa tutta l’altezza dell’edificio, eseguita su un elegante disegno barocco, armonica nelle proporzioni’. La Gabrielli ipotizzava che il progettista della villa fosse l’arch. conte Francesco Ottavio Magnocavallo. In quegli anni, a Casale, operarono affermati architetti quali Scapitta, Bernando Vittone, Benedetto Alfieri, Magnocavallo, Robilant, Vitali, Bertotti Scamozzi, tutti autori di realizzazioni degni di figurare in centri maggiori. Barocco e revival classico sono gli stili della dimora con raffinate decorazioni a stucco, pareti e inserti affrescati. La villa ha una superficie di 2000 metri quadrati di cui 500 per ognuno dei quattro piani ed è circondata da un parco di oltre 10.000 metri quadrati. Il frequente susseguirsi delle aperture, tipica di certo cosiddetto ‘neoguarinismo’, che si esprime attraverso l’intensa elaborazione di una struttura compenetrata di luce, raggiunge toni di straordinaria compostezza, stemperati magistralmente nella rarefatta pausa di ritmi impressa dai loggiati, purtroppo ora in parte tamponati o manomessi. Tipicamente di gusto barocco e derivati dalla villa tardo rinascimentale sono invece la creazione di un secondo piano destinato agli alloggi per la servitù e i radi abbaini con oculi ovaleggianti. Quando, nel Settecento, fu costruita Villa Regina Apostolorum, l’area di Sant’Anna era totalmente extraurbana, in splendida posizione dominante sulla città immersa in una fitta vegetazione, boschi, vigne e terreni coltivati. Nel corso degli anni la Villa delle cento finestre ha ospitato manifestazioni musicali, espositive e commerciali e, con le esibizioni di vivaisti ed espositori del ramo giardiniero, ha rivissuto tratti dell’antico splendore. Adesso è in attesa di un recupero che riporti a dignità le sue eleganti strutture e i pregevoli apparati decorativi, salvandoli da atti vandalici e dagli effetti del tempo e dell'incuria.
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