Il complesso, di fondazione, probabilmente, seicentesca, originariamente appartenente ai Corbella, passò poi a i Martinelli che la lasciarono nel 1820 agli arcivescovi di Milano, come loro dimora estiva.
Intorno al 1810 la villa ospitò il poeta milanese Carlo Porta.
Le sale variamente decorate e affrescate vennero adibite a biblioteche, sale di lettura o studio o per ospitare i religiosi.