Nella frazione Torre a Mare di Bari, intorno al 1500, allo scopo di difendere la costa dalle incursioni dei pirati e dei predoni che infestavano il mare Adriatico, è stata edificata una torre di avvistamento, tuttora esistente, al centro della piazza principale.
Da allora la località ha preso il nome di "Torre Apellosa" o "Torre Lapillosa", trasformato successivamente in "Torre Pelosa", ed è divenuta un piccolo borgo di pescatori che vivevano per lo più in trulli e grotte naturali e riparavano le proprie imbarcazioni nel porticciolo alla foce di lama Giotta.
“Torre Pelosa”, dunque, è una Torre di avvistamento costiero realizzata nel XVI secolo a seguito del sacco di Otranto, per ordine del Viceré di Napoli, don Pietro di Toledo.
Il sistema di fortificazione, avvistamento e comunicazione lungo la fascia costiera è stato realizzato per arginare le frequenti incursioni saracene e corsare.
Come la gran parte delle altre Torri costruite sulle coste dell’Italia meridionale, anche “Torre Pelosa” è stata realizzata seguendo un progetto architettonico unitario per realizzare un sistema permanente di controllo e protezione dagli attacchi provenienti dal mare.
La cattiva esecuzione e l’incauta collocazione di alcune Torri che ne minavano le fondamenta, l’inerzia delle successive generazioni, ha causato la perdita di gran parte di tali costruzioni, di cui ne restano a testimonianza solo 16 lungo le coste sulla terra di Bari.
“Torre Pelosa” ne rappresenta emblematicamente l’esempio meglio conservato, urbanisticamente ben inserito nel contesto del Borgo marinaro di Torre a Mare, che prende la propria denominazione proprio dalla presenza della suddetta Torre.
L’immobile è stato recuperato circa 30 anni or sono e riportato nella sua originaria configurazione architettonica, che ne esalta gli aspetti più significativi di tecnica costruttiva rinascimentale.
La “Torre” è fruibile e ospita incontri, mostre, piccoli concerti, iniziative culturali che animano le attività del Borgo.
Attualmente Torre a Mare rappresenta un luogo rinomato di vacanza estiva e un attrattore degli interessi turistico/culturali e gastronomici dei cittadini baresi e dei paesi limitrofi.
Il Borgo di Torre a Mare vanta, altresì, una ricchissima presenza di siti archeologici e, in particolare, un insediamento portuale di età peuceta.
La frequentazione del territorio in età preistorica è ben documentata dalle numerose ricerche che già agli inizi del XX secolo sono state avviate ad opera del Gervasio e successivamente ampliate dal prof. Biancofiore prima, e dal prof. Donato Coppola, in seguito.
Un’ampia casistica di tipologie funerarie relative a periodi compresi tra l’Età del bronzo e l’Età preclassica si devono anche agli interventi di archeologia preventiva effettuati dalla Soprintendenza Archeologica a seguito di scavi occasionali per infrastrutture.
La “Torre” , dunque, completa una offerta turistico/culturale di rilevante interesse e consente l’aggregazione delle comunità, quale luogo privilegiato di conoscenza del territorio e di riscoperta della propria storia e delle origini dei luoghi.