Si tratta di un'area archeologica alla sommità di un canalone carsico che si affaccia sull'insenatura della spiaggia di Santa Maria al Bagno.
Nel canalone è presente una grotta/rifugio che attesta una lunga frequentazione antropica del luogo a partire dal Neolitico.
L'area archeologica comprende un piccolo suggestivo cimitero di dubbia datazione (epoca romana ovvero messapica) che versa in condizioni di abbandono e rischia di essere fagocitato ulteriormente dalle varie opere di urbanizzazione selvaggia degli ultimi decenni ovvero utilizzato come discarica abusiva.