Il Teatro Sociale "Delia Cajelli", detto anche un tempo la piccola Scala di Busto Arsizio, è uno dei teatri di Busto Arsizio, risalente alla fine del XIX secolo.
Il 21 agosto 1890 venne fondata la Società anonima del teatro sociale, fortemente voluta dal cavalier Giovanni Candiani, morto quasi tre anni prima, nel 1888. L'atto costitutivo di questa società fu firmato da tali Candiani, Crespi, Gambero, Introini, Marinoni, Milani, Pozzi, Provasoli e Tosi alla presenza del notaio Carlo Prina.
I lavori di costruzione terminarono nel 1891. La sala, edificata vicino alla appena inaugurata stazione ferroviaria della linea Novara-Seregno, fu progettata dall'architetto e ingegnere milanese Achille Sfondrini, che già realizzò altri teatri, tra i quali il Teatro Carcano di Milano (1872), il Teatro Flavio Vespasiano di Rieti (1883) e il Teatro dell'Opera di Roma (1880).
La tipologia architettonica del teatro del progetto originario ricalcava il modello scaligero, opera dell'architetto neoclassico Giuseppe Piermarini. In questo progetto, infatti, l'edificio era composto da una parte dedicata a servizi con atrio, uffici, deposito e salone delle feste, locali che precedevano la sala degli spettacoli con platea, due ordini di palchetti, camerini e vani per le attrezzature.
La struttura esterna richiamava lo stile neoclassico con una forma semplice a due ordini, con porte e finestre ad archi a tutto sesto e una cupola a tamburo con aperture circolari.