Per iscritti FAI biglietto ridotto per gli spettacoli teatralli al Teatro Miela a Trieste
sono eslcusi gli eventi musicali
DESCRIZIONE DELL'ENTE
Quella che un tempo era la Casa del Lavoratore Portuale (1942) è diventata la sede dell'associazione Casa del Cinema di Trieste, fondata all'inizio del 2009 da sette soggetti che organizzano importanti festival cinematografici. È dedicata ad Annamaria Percavassi, fondatrice del Trieste Film Festival. Al piano terra si apre il Teatro Miela con la sua sala di 300 posti, un ridotto di 60 posti, bar e spazio espositivo. Nato da un gruppo di cittadini desiderosi di innovare l'offerta culturale triestina , è dedicato alla geniale artista visiva e teatrale triestina Miela Reina, morta prematuramente a 37 anni. Oltre a essere un’artista di grande rilievo la Reina fu anche una instancabile animatrice della scena culturale triestina degli anni ‘60 e ‘70 con il gruppo multimediale di Arte Viva e la galleria La Cavana. Il Miela si è sempre ironicamente definito un teatro “instabile”. Quasi affacciato sul Golfo di Trieste, è nella sua natura essere punto d’approdo e luogo di incontro, ma anche di scoperte e di avventure. Sempre, e in ogni senso, “tra il mare e la terraferma”. Il cartellone spazia dalla prosa al cabaret, dai concerti al cinema. In sala, spettatore permanente, una statua lignea rappresenta James Joyce. Bonawentura, la Cooperativa che gestisce il Miela, è un’esperienza culturale nata dal “basso”, nel lontano 1988, dalla volontà e dalla partecipazione dei cittadini che si sono uniti per creare questo nuovo spazio teatrale e culturale, il Teatro Miela appunto, inaugurato il 3 marzo del 1990. Un unicum in Italia, fonte di interesse di studio e oggetto di diverse tesi di laurea di Storia del teatro. Il nome della cooperativa venne scelto ispirandosi al celebre signor Bonaventura delle strisce di fumetti di Sergio Tofano. Infatti, per iniziare il restauro dello spazio dell’allora “Cinema del Mare”, ogni socio donò, al tempo, un milione di lire.
COSA SI PUO' VEDERE
Il sogno del Miela di oggi è lo stesso degli inizi, perseguito con ancora maggiore determinazione: raccogliere una comunità sempre più ampia di spettatori che cercano svago e divertimento e che vogliono anche partecipare al dibattito culturale e civile della città e del nostro Paese. Spazio aperto ai gruppi teatrali, alle associazioni e ai circoli culturali della città e non solo, il Teatro Miela stato tra i primi ad aprire al ‘teatro civile di narrazione’ (Marco Paolini con il suo “Vajont”), alla satira politica e sociale degli anni ’90 (“Miela Ridens”), al cinema e alle culture dell’Est Europa.
La rassegna più identitaria e longeva è il Festival dedicato al compleanno di Erik Satie, che si svolge ininterrottamente dal lontano 1992, quando il musicista delle “Gymnopedie”, almeno in Italia, era ancora un nome conosciuto solo da pochi appassionati, e che ha visto succedersi negli anni ospiti del calibro di Renee Aubry, Giovanni Sollima, Carlo Boccadoro, Wim Mertens, Uri Caine, Anna D’Errico e Francesco Dillon.Grazie alla sua attività di qualità ormai trentennale, nel 2016 il Miela è stato riconosciuto come “Teatro di produzione e ospitalità” dalla Regione Friuli Venezia Giulia, permettendogli così di guardare con più forza e efficacia ai futuri scenari del teatro e dello spettacolo dal vivo.
nei Beni FAI tutto l'anno
Gratis