Area naturale protetta della regione Emilia-Romagna istituita nel 1990.
La riserva è interamente compresa nel sito di interesse comunitario Parma Morta (IT4020025), di cui rappresenta un decimo della superficie. Ospita una delle ultime aree umide rimaste in un'area fortemente antropizzata, designata come sito ZPS e SIC per la rete Natura 2000.
Le acque attorno alle quali è stata istituita la riserva occupano l'antico alveo del torrente Parma che un tempo sfociava nel torrente Enza. Nella seconda metà dell’800 ne fu deviato il corso facendolo confluire direttamente nel Po. Il vecchio alveo abbandonato fu da allora denominato Parma Morta.
Ospita in particolare anfibi, rettili e uccelli: qui nidificano alcune delle specie obiettivo della direttiva uccelli della Comunità Europea. Sono presenti carici e altre piante semi-acquatiche, arbusti di frangola e piccoli boschetti con olmi, aceri campestri e farnie. Caratteristici sono il campanellino estivo, il quadrifoglio acquatico (Marsilea quadrifolia) e l'utricolaria, rara pianta carnivora acquatica.