Fra San Michele di Pagana e la spiaggia di Prelo emerge un promontorio coperto di pini marittimi, fra cui si annida una delle poche torri saracene liguri non inglobate in abitazioni o svilite da usi impropri. Eretta nella seconda metà del XVI secolo, la Torre, massiccia sentinella in pietra con funzioni di guardia, è un documento di un’epoca in cui le coste liguri correvano di continuo pericoli dovuti alle incursioni di navi corsare. Il tragico e improvviso sbarco della mattina del 4 luglio 1549, con il successivo assalto piratesco a Rapallo compiuto dall'ammiraglio turco Dragut, spinse gli impauriti abitanti di San Michele a chiedere che il borgo fosse messo in maggiore sicurezza. Un contributo di 600 lire fu fissato, per la realizzazione della Torre, il 16 maggio 1562 dal podestà di Rapallo Gerolamo Giustiniani su indicazione del Senato della Repubblica di Genova.
Negli anni ’80 la torre venne donata al FAI, che decise di restaurarla e curare la sopravvivenza delle specie arboree del contesto. I lavori di recupero conservativo hanno ripristinato in copertura la “camera della bombarda”, ritrovato il pavimento originario in mattoni posti a coltello e preservato e integrato gli intonaci esterni seicenteschi. Oggi il promontorio e la torre di Punta Pagana rappresentano un vero angolo di quiete a disposizione di chi volesse intraprendere una serena incursione tra natura e storia godendo della piacevole vista del mare.