PALAZZO SERBELLONI

VICENZA

Condividi
PALAZZO SERBELLONI

Un tempo ornato da un motto che esprimeva il valore della fatica per raggiungere la gloria, il Palazzo Serbelloni a Vicenza è oggi un simbolo di abbandono. Situato nel cuore del centro storico, tra il fiume Retrone e l’Ospizio dei Proti, il palazzo è rimasto in uno stato di deterioramento che dura da decenni. Nel 1563-1564 l’estimo registra una proprietà in sito di Giacomo Trento; nel 1690 però la proprietà passa da Ludovico Caldogno a Ottavio Sale, cedendola in uso. Il figlio Antonio Sale, dopo trattative in atto fin dal 1693, acquista l’edificio al quale vengono apportati molti miglioramenti, eccetto la facciata. Questa fu definita entro il 1711, quando Giandomenico Dall’Acqua la riporta, insieme alla pianta del Palazzo, nella sua “Descrizione iconografica di Vicenza”. Il palazzo presenta un frontespizio semplice ma raffinato, con interni che mostrano il loro valore soprattutto nel salone al primo piano, decorato con stucchi. Il giardino affacciato sul fiume, un tempo vivace, è ora trascurato. Nel XIX secolo, il palazzo passò all’Ospedale Civile, e successivamente alla Congregazione di Carità. Negli ultimi decenni, l’Ipab ha cercato di venderlo, ma senza successo. Il palazzo, oggi in uno stato di profondo degrado, mostra segni di abbandono: le pareti esterne sono grigie e opache, le finestre inferriate al piano terra sono tamponate con assi di legno, e il portone è serrato e scrostato. Un restauro di Palazzo Serbelloni potrebbe ridare vita alla stretta contrà in cui si trova, migliorando notevolmente l’area e permettendo a turisti e cittadini di godere del suggestivo giardino affacciato sul Retrone. Intanto, il palazzo continua a deteriorarsi, testimoniando una storia di incuria e abbandono che si protrae nel tempo.

Campagne in corso in questo luogo
Storico campagne in questo luogo
Giornate FAI di Primavera
2017
I Luoghi del Cuore
2016, 2020, 2022
Registrati alla newsletter
Accedi alle informazioni per te più interessanti, a quelle inerenti i luoghi più vicini e gli eventi organizzati
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te