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Il Complesso di Palazzo Comelli, sito nel borgo storico di Ca'Melati, è elemento di spicco nel contesto della frazione di Bargi, che conserva altri antichi edifici, ed è posta a monte del lago di Suviana all'interno del Parco Regionale dei Laghi. Il Palazzo, acquisito dall'amministrazione comunale nel 2004, è uno dei più importanti episodi architettonici e culturali dell'Alta valle del Reno; fu costruito e ampliato in un arco di tempo che va circa dai primi anni del XIV al XIX secolo.
Il Palazzo si articola attorno a suggestive corti interne assieme alla dimora del colono, le stalle ed i fienili. Verso valle si apre l'imponente facciata maestra, sul cui timpano triangolare spicca lo stemma di famiglia, mentre sul lato sud troneggia un enorme orologio solare sei-settecentesco, dove il volto di un sole ridente mostra le linee orarie dalle nove alle sedici. Il primo Comelli che si stabilì a Bargi fu Anton Galeazzo in seguito al matrimonio con Maria Melati, orfana a causa della pestilenza del 1630. Anton Galeazzo Comelli si separò dalla sua famiglia d'origine e "venne ad accasarsi a Bargi, in seguito a ciò Ca' Melati divenne Ca' Comelli".
All'interno del palazzo si trovano diversi spazi espositivi in cui sono organizzati gli oggetti appartenuti alla famiglia, ma non solo. A questi ultimi appartengono: - Il piccolo Oratorio di Santa Maria in Porcole posto lungo la strada di accesso al borgo nei pressi di un antico Ospitale per viandanti. - L'originale e ricco Museo Cesare Mattei (altro personaggio illustre per vari motivi legato alla famiglia Comelli), di proprietà dell'associazione Gruppo Studi Cesare Mattei, in cui sono conservati diversi arredi provenienti dalla famosa Rocchetta, formidabile ed eclettico castello da lui fatto costruire nei pressi di Riola di Vergato, quadri raffiguranti Mattei, il paesaggio della valle tra Reno e Limentra e altri ricordi di una vita illuminata, misteriosa e spericolata. - Il Museo del Carraio: antica attività fondamentale ai tempi dei carri a trazione animale e delle carrozze a cavallo.
Il visita comprende: Sala delle Stampe-Archivio: vi è conservato l'archivio della famiglia che è aperto alla consultazione e conserva documentazione di grande interesse per ricomporre le vicende storiche, storico economiche e culturali di questa parte dell'Appennino Bolognese. La sala delle Stampe e dell'Archivio è caratterizzata da due stanze adiacenti dove vengono conservate Stampe e dipinti di capricci architettonici e rovine romane (da metà ‘700 a metà ‘800) e da alcuni quadri a tema religioso (da metà ‘700 a metà ‘800). Piano Nobile: la peculiarità di questo edificio, che lo rende unico nel suo genere, è la presenza di arredi originali al piano nobile. Le stanze sono caratterizzate da camini in pietra naturale locale: arenaria e rocce ofiolitiche. Vi si può ammirare la così detta "Camera dei Professori", il grande Salone dove era conservato l'antico archivio e una ricostruzione della cucina. Gran parte degli oggetti appartenenti alla famiglia sono però conservati, al momento, all'interno della Casa del custode, allestita dall'associazione Gruppo Studi Cesare Mattei per introdurre il visitatore nella vita della Famiglia Comelli. Scoprirete un luogo unico del nostro Appennino!
Gruppo Studi Cesare Mattei APS
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