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Il Complesso di Palazzo Comelli, sito nel borgo storico di Cà Melati, è elemento di spicco nel contesto della frazione di Bargi, che conserva altri antichi edifici, ed è posta a monte del lago di Suviana all'interno del Parco Regionale dei Laghi. Il Palazzo, acquisito dall'amministrazione comunale nel 2004, è uno dei più importanti episodi architettonici e culturali dell'Alta valle del Reno; fu costruito e ampliato in un arco di tempo che va circa dai primi anni del XIV al XIX secolo.
Il primo Comelli che si stabilì a Bargi fu Anton Galeazzo in seguito al matrimonio con Maria Melati, orfana a causa della pestilenza del 1630. Anton Galeazzo Comelli si separò dalla sua famiglia d'origine e "venne ad accasarsi a Bargi, in seguito a ciò Ca' Melati divenne Ca' Comelli". Tra i Comelli si deve ricordare Francesco (1744-1780), esperto di Orologeria e Gnomonica tanto competente da essere nominato "Moderatore" dell'Orologio Pubblico di Bologna; Giovan Battista (1776-1866) illustre medico dell'università bolognese; Giovan Battista (1840-1916) storico della montagna bolognese e autore di diversi libri sull'argomento.
Il Palazzo si articola attorno a suggestive corti interne assieme alla dimora del colono, le stalle ed i fienili. Verso valle si apre l'imponente facciata maestra, sul cui timpano triangolare spicca lo stemma di famiglia, mentre sul lato sud troneggia un enorme orologio solare sei-settecentesco, dove il volto di un sole ridente mostra le linee orarie dalle nove alle sedici.
All'interno del palazzo si trovano diversi spazi espositivi in cui sono organizzati gli oggetti appartenuti alla famiglia, ma non solo. A questi ultimi appartengono: - Il piccolo Oratorio di Santa Maria in Porcole. - Il Museo del Carraio - L'originale e ricco Museo Cesare Mattei (altro personaggio illustre per vari motivi legato alla famiglia Comelli), di proprietà dell'associazione Gruppo Studi Cesare Mattei, in cui sono conservati diversi arredi provenienti dalla famosa Rocchetta, formidabile ed eclettico castello da lui fatto costruire nei pressi di Riola di Vergato, quadri raffiguranti Mattei, il paesaggio della valle tra Reno e Limentra e altri ricordi di una vita illuminata, misteriosa e spericolata.
Volontari FAI in collaborazione con "Gruppo Studi Cesare Mattei"