Attuale sede del Municipio, il palazzo, eretto nella seconda metà del '400 dalla famiglia Altan, è il risultato dell'aggregazione di diverse entità edilizie di un periodo compreso tra il XIV e il XIX secolo.La facciata, arretrata rispetto a Piazza del Popolo, è preceduta da un giardino all'italiana. Dietro al palazzo un suggestivo parco con una torre circolare che segna l'espansione a nord nel centro urbano nel secolo XV e un rifugio della prima guerra mondiale.Il palazzo conserva l'impianto tipico della casa padronale veneta, a pianta tripartita sviluppata su tre livelli. Gli interni presentano sontuosi saloni e stanze con paramenti murari e soffitti finemente decorati. Al piano terra singolare singolare è la stanza degli stucchi. Nel gennaio 1948 il palazzo fu occupato dai contadini della zona per costringere i possidenti terrieri alla firma di accettazione del Lodo De Gasperi. Da questa vicenda Pasolini trasse lo spunto per una parte del suo romanzo "Il sogno di una cosa".