All’interno del Palazzo appartenuto alla famiglia Cajani, bell’esempio di residenza signorile del XVIII secolo, è ospitata una sezione del Museo della Ceramica a lustro di Gualdo Tadino in cui è esposta la collezione civica di ceramiche. Oltre all’esposizione di manufatti prodotti a Firenze, Pesaro-Urbino, Deruta, Urbino, la parte più consistente è quella dedicata alla produzione di Alfredo Santarelli (1874-1957) che aveva la sua fabbrica in via Monina, adiacente a Casa Cajani. Figura esemplare di artista e maestro, protagonista di spicco della ceramica umbra della prima metà del XX secolo, tenne attiva una propria manifattura a Gualdo Tadino sino al 1957, anno della morte. La tecnica di decorazione ceramica basata sull’applicazione dei lustri, ideata da Mastro Giorgio Andreoli nel ‘500, trovò in lui un eccezionale interprete che seppe dare grande valore e nuovo impulso alla ceramica artistica gualdese. Egli iniziò ad operare nel 1899 insieme a sua moglie Eleonora Sergiacomi, affascinato dalle grandi manifestazioni dell’arte ceramica. Qui, oltre alle opere di Alfredo Santarelli, sarà possibile ammirare l’insegna in maiolica a lustro della sua fabbrica e altre opere di artisti coevi.