![ALLA SCOPERTA DEGLI ANTICHI QUARTIERI DI NICOTERA](https://fai-platform.imgix.net/media/calabria/vv/baglio-giudecca-e-palmentieri_189216.jpg?w=600&h=372&fit=crop&auto=format,compress)
In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Nella parte alta di Nicotera, in pieno centro storico e presso un'antica struttura conventuale che risale alla fine del XVI secolo, si trovano gli uffici del Municipio cittadino. Nella stessa struttura, è attualmente ospitato anche il Museo della Civiltà contadina e del folklore di Monte Poro.
Il Museo nacque per espressa volontà di Fra Donato, un questuante cappuccino che, nel corso di un ventennio di peregrinazioni attraverso le campagne della zona, raccolse una miriade di oggetti di uso quotidiano e non. Inizialmente, il Museo fu allestito all'interno di una grande sala del convento dei Cappuccini a Nicotera ma, in seguito alla chiusura dello stesso, i reperti furono affidati al Museo Diocesano di Arte Sacra. Nel 1984, con l'istituzione del Museo Provinciale e del Centro per lo studio della civiltà contadina del Poro, nei locali del Castello Ruffo, molti reperti vennero qui trasferiti lasciando, però, quelli più pregiati al precedente affidatario. Nel 2014 nacque ufficialmente il Museo con il nome attuale.
Come già detto, il Museo di Civiltà Contadina è ospitato all'interno del palazzo del Municipio di Nicotera, antico complesso conventuale domenicano realizzato sui ruderi di un precedente cenobio cistercense. Varcando il grande portone, si fiancheggia subito un maestoso chiostro, ricordo di una vita monastica che non è più. Una piccola curiosità: addossata al Municipio, c'è la chiesa del SS. Rosario (già dell'Annunziata), ricostruita, dopo il grande terremoto del 1783, dai Padri Conventuali. Nel 1840, tra le mura della chiesa e del convento, Alessandro Dumas padre, ambienta parte di un suo romanzo poco conosciuto, dal titolo: "Mastro Adamo, il calabrese".
Grazie alle Giornate FAI di Primavera, all'interno del Museo sarà possibile ammirare importanti reperti di grande valenza etnografica, apprendendo tante curiosità sulla civiltà contadina di un passato neanche tanto lontano nel tempo. Compatibilmente con gli orari delle funzioni religiose e nel pieno rispetto dei fedeli in preghiera, sarà possibile visitare anche l'attigua chiesa del SS. Rosario.
Apprendisti Ciceroni Liceo Scientifico Statale "G. Berto" di Vibo Valentia.