Inaugurato nel 1980, in concomitanza con le celebrazioni del settimo centenario della nascita di Simone Martini di cui conserva il San Ladislao, il Museo è allestito nell'ex Convento dei Domenicani, attiguo alla chiesa di Santa Maria della Consolazione, edificato tra il 1342 e il 1440 per volontà di Covella Ruffo. Il Museo è arricchito anche di una interessante biblioteca, ubicata al piano superiore del cenobio che ospitò, fra gli altri, il filosofo Tommaso Campanella, nella quale oltre ai testi di teologia e storia della chiesa si segnalano 16 corali miniati. La raccolta, avviata dal suo primo feudatario, il Conte Filippo Sangineto e dai suoi discendenti, si è arricchita nel tempo con i beni degli Ordini religiosi dei Domenicani e dei Paolotti, documentando un periodo storico che copre i secoli tra il Trecento e l’Ottocento. Notevoli, le icone di Bernardo Daddi, le tavole di alabastro e la Madonna delle Pere.
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