Giace al piedi della collina di Varano, sotto la cosiddetta Villa d'Arianna. Secondo studi recenti questo Ipogeo, cioè costruzione sotterranea, fu sfruttata dai romani per la costruzione delle loro ville di otium sulla collina di Varano. Difatti questa grotta è costituita da materiale tufaceo, materiale cioè utilizzato nelle costruzioni fino a meno di settant'anni fa, prima dell'avvento del cemento armato. Quindi, in origine, avrebbe potuto essere una grotta naturale, ampliata dai Romani per l'estrazione del tufo da costruzione. Le prime testimonianze di epoca post romana di questa grotta risalgono al V-VI secolo dell'era nostra. Secondo antichi autori (Milante, de Ruggiero, de Rosania) e autori meno recenti (Cosenza, Di Capua) questa grotta di epoca romana fu trasformata, forse, dai primi cristiani in catacomba e successivamente in chiesa dai monaci Benedettini. Questo oratorio diventa così il centro spirituale della città, primo ed unico luogo di culto, dove officiarono i primi vescovi. Questa grotta, quindi, fu trasformata in chiesa, con una pianta a croce latina, con presbiterio ed altare maggiore. L'interno è arricchito da un pregevole ciclo di affreschi di epoca altomedievale (secc. VI-X). Recenti lavori di restauro hanno svelato l'esistenza di un cimitero paleocristiano.