In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Riccione, una delle capitali storiche del turismo italiano, ha iniziato la sua ascesa nel settore dell'ospitalità a partire dalla seconda metà dell'800, trasformando a poco a poco se stessa, da un tranquillo borgo rurale affacciato sull'Adriatico a meta rinomata e sofisticata del turismo balneare. Il Grand Hotel di Riccione, sorto nel 1929, rappresenta uno dei punti di svolta qualitativi nello sviluppo del successo ricettivo della città.
Dagli spazi che ospitavano il primo ospizio marino per bambini costruito nel 1877, il famoso Ospizio Amati-Martinelli, che fu l'iniziale passo della rivoluzione turistica riccionese, il celebre industriale lombardo Gaetano Ceschina, ha realizzato un edificio che desse lustro e aprisse nuove orizzonti nell'economia locale
Il progetto del Grand Hotel fu affidato all'architetto Rutilio Ceccolini che realizzò un maestoso edificio di stile classico, circondato da un parco, arricchito di arredi e di servizi di alta qualità con quattro piani adornati da terrazze, balconi, logge, ampie e luminose finestre. Le facciate di pietra artificiale sono abbellite da colonne con capitelli, gli interni hanno pregevoli decorazioni a stucco, pavimentazioni con notevoli motivi policromatici e pareti damascate.
Le glorie, i fasti, i drammi e le innumerevoli storie che in 95 anni di esistenza questo incredibile edificio ha visto scorrere dentro e fuori di sé, verranno ripercorsi durante l'affascinante visita guidata preparata dagli apprendisti ciceroni degli istituti superiori di Riccione, che accompagneranno i visitatori in una passeggiata nella storia non solo di questo rinomato hotel ma anche nella storia del turismo riccionese e della città stessa, in quanto questo gioiello di stili architettonici ha contribuito all'attrattività di Riccione e alla sua notorietà.
Apprendisti Ciceroni Liceo "Volta-Fellini" di Riccione, Istituto Alberghiero "Savioli" di Riccione