Per iscritti FAI biglietto ridotto per assistere alla mostra ALICE CATTANEO. Dove lo spazio chiama il segno presente alla GAM - Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino
speciale weekend 30-31 agosto e 6-7 settembre con riduzione del 50% del biglietto per visitare la mostra
DESCRIZIONE
Nell’ambito della SECONDA RISONANZA, dal 15 aprile al 7 settembre 2025 la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino presenta Dove lo spazio chiama il segno, un'importante mostra antologica dedicata al lavoro di Alice Cattaneo (Milano, 1976), a cura di Giovanni Giacomo Paolin.
L’esposizione racconta diversi momenti della ricerca dell’artista, che disegnano una partitura in cui parole come ritmo, interruzione e cura accompagnano l'esperienza delle visitatrici e dei visitatori. Il titolo della mostra è ispirato da una conversazione che l’artista ha avuto con un maestro vetraio di Murano, che, per indicarle quando e in che punto tagliare un determinato elemento per una sua scultura, ha suggerito di farlo “dove chiama il materiale”. Le parole dell’artigiano giocano tra il visibile e l’invisibile ed evocano alcune qualità intrinseche della materia, con cui è possibile stabilire un certo tipo di relazione solo con il passare del tempo. Il suggerimento è quello di ascoltare tanto ciò che abbiamo di fronte a noi, quanto l’intuizione costruita dalla nostra esperienza.
All’interno delle sale della GAM diversi frammenti del lavoro di Alice Cattaneo si alternano in un'atmosfera espositiva densa ma, allo stesso tempo, rarefatta. L’idea di mostra personale antologica presentata secondo un certo ordine è messa in discussione dall’essenza delle opere dell’artista, pensate e create in condizioni specifiche per lei assolutamente non replicabili. Titoli e date diventano quasi accessori di segni e materiali come ferro, legno, vetro e carta che si caricano di significato.
Fin dai suoi esordi Alice Cattaneo abbraccia la lezione dell’anti-scultura, lavorando dal punto di vista spaziale con forme e materiali spesso intesi nella loro essenza e facendo riferimento a pesi ed equilibri ma anche alla loro mancanza.
Anni di lavoro hanno nutrito la sua esperienza artistica e personale, dando corpo alla sua capacità di approcciare ambienti espositivi con una modalità di indagine continua e di comprendere il significato profondo legato all’individuazione di uno spazio dedicato all'opera. Lo stesso approccio curatoriale della mostra si è sviluppato attraverso l’analisi delle condizioni e degli elementi architettonici dello Spazio del Contemporaneo della GAM: questo ha creato un flusso di opere appartenenti a fasi precedenti della ricerca dell’artista - riallestite e ripensate per l’occasione - in grado di dare delle coordinate e preparare le persone a muoversi all’interno di una sospensione generata dalla sua ultima nuova produzione, creata appositamente per la mostra
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