Il Forte Aurelia, la cui progettazione e costruzione sono state avviate nel 1877, è uno dei primi ad essere stato realizzato tra i 15 forti - e le 4 batterie - che costituiscono la cosiddetta cinta del “Campo trincerato di Roma”, anello che si sviluppa per 37 km, posto ad una distanza di circa 4-5 chilometri dalla cinta delle antiche Mura Aureliane e realizzato per dotare la nuova capitale d’Italia di un più adeguato sistema difensivo. Ubicato all’interno della caserma “Cefalonia-Corfù”, sede di alcuni Reparti del Comando Regionale Lazio della Guardia di Finanza, il manufatto, appartenente alla tipologia dei forti c.d. di tipo “prussiano”, è una vera e propria testimonianza di architettura militare, di significativa importanza sia sul piano culturale, sia in un’ottica di interrelazione con la zona urbana circostante. Nell’ambito del sistema del Campo trincerato di Roma, il Forte Aurelia Antica ha una storia carica di significato, sia per la rilevanza strategica della sua posizione, rispondente alla più probabile direttrice di attacco di un ipotetico esercito invasore, già seguita dal corpo di spedizione francese nel 1849, sia per le vicende che lo hanno visto più volte cambiare nel tempo destinazione d’uso e funzione sociale, rivolte anche al servizio della città. A far data dalla sua costruzione il Forte Aurelia Antica, unitamente alle altre strutture del Campo trincerato, è stato presidiato dal Reggimento Artiglieria da Fortezza di stanza nella capitale (XI, poi XV, poi XXVII reggimento). In caso di mobilitazione era destinato ad ospitare un presidio di 510 uomini (350 fanti, 150 artiglieri e 10 ausiliari), ma la capacità ricettiva in caso di emergenza poteva essere portata a 700 unità. Nel 1888 è oggetto di lavori di chiusura di alcuni locali ad uso della colonia penale, per il ricovero di 40 condannati destinati al lavoro per la sistemazione della cinta difensiva. Nel 1893, stando alle memorie storiche del 27° Reggimento, ospita un Reparto d’Istruzione. Nel 1916 viene disarmato e le artiglierie in dotazione vengono concentrate nel campo trincerato
di Osoppo, in Friuli, per essere poi destinate al fronte, da cui non faranno più ritorno. Successivamente, nel 1919, il Forte – insieme agli altri del Campo trincerato – viene radiato dal novero delle fortificazioni di Stato e nel 1928 è sede di Reparti dell’8° Reggimento di Artiglieria Controaerea. Poco prima della 2^ Guerra mondiale cambierà ancora destinazione per divenire, dal 1935 al 1942, sede del Reggimento Chimico Militare. Nel 1943 diventa sede del VI settore di sbarramento del Comando D.I.C.A.T. di Roma (Milizia per la difesa antiaerea territoriale), fino alla liberazione, allorquando offrirà rifugio a famiglie di sfollati. Il 29 dicembre 1944, per richiesta dell’Alto Commissario per i profughi di guerra, diviene sede di un posto di soccorso della Croce Rossa Italiana, che giungerà a gestire sino a 150 posti letto. Nel 1958, infine, il Forte Aurelia Antica passa in consegna alla Guardia di Finanza, che vi collocherà il proprio Centro Logistico, oggi Reparto Tecnico Logistico Amministrativo del Comando Regionale Lazio.