La fonte Remonda (o del Remondato) è costituita da cinque conserve o cisterne per la raccolta e il filtraggio dell'acqua. Nel 1433, per portare l'acqua in città, venne per la prima volta costruito un condotto (poi potenziato su progetto di Tommaso Laureti con l'apporto di un condotto supplementare alimentato dalle Cisterne di Valverde) che, arrivando alla cisterna nei pressi della chiesa dell'Annunziata e poi seguendo il tracciato dell'attuale via d'Azeglio, arrivava fino a Piazza Maggiore, raggiungendo così la fontana del Nettuno, la fontana del Legato e la Fontana Vecchia. Oggi della fonte rinascimentale del Remondato rimane un ampio edificio a due fornici costruito su preesistenze tardogotiche in forma di edicola con frontone e bel fregio dorico che occupa un lato di un piazzale pubblico circondato dalla vegetazione. Al suo interno ospita la "conserva maggiore", una delle cinque cisterne di cui è formata, che si presenta come un'ampia vasca rettangolare sempre ricolma d'acqua.