CONVENTO DI SAN DOMENICO

TAGGIA, IMPERIA

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CONVENTO DI SAN DOMENICO
Il convento venne fondato per volontà del padre domenicano Cristoforo da Milano nel 1459. Il lavoro venne affidato ad un’équipe di Maestri da muro lombardi, tra cui il Carlone, i Bunichi, i Di Lancia, che lavoravano con artigiani locali. I ricchi concedevano finanziamenti, il popolo prestava giornate di lavoro gratuito, molti paesi delle vicine valli inviavano materiali, legname e ardesia. L’intero complesso venne consacrato nel 1490 dal Vescovo di Albenga Leonardo Marchese. Per consolidare il loro potere compiacendo la popolazione, Francesco Sforza e la consorte Bianca Maria Visconti, duchi di Milano e Genova, e successivamente il loro figlio Galeazzo Maria Sforza-Visconti, finanziarono la costruzione del convento. Dopo una chiusura di breve durata durante l’occupazione napoleonica (1810- 1814), il convento fu nuovamente chiuso nel 1866: erano gli anni in cui, per decisione del governo italiano, furono soppresse le congregazioni religiose e confiscati i loro beni al fine di sostenere le finanze dello stato. I religiosi dovettero partire, la chiesa rimase aperta al culto, ma le strutture adiacenti furono trasformate in scuola e in caserma. Gli amministratori comunali vendettero opere d’arte e libri preziosi o li abbandonarono all’incuria e ai ladri. Il patrimonio artistico e librario subì gravi perdite, furti, e giunge a noi oggi notevolmente rimaneggiato. Dopo sessant’anni di assenza, nel 1926, i frati domenicani tornano a Taggia e nel 1936 inizia un notevole lavoro di recupero promosso dal Padre Nicola Capoduro. Ci è stato così restituito un gioiello d’arte della Liguria, ma soprattutto un centro di vita religiosa e culturale. Per mancanza di vocazioni religiose ancora una volta, il 2 gennaio 2008, i frati domenicani hanno lasciato il loro convento di Taggia.
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