Per iscritti FAI biglietto ridotto a 2€ per la visita al Museo Archeologico di Santa Scolastica a Bari
DESCRIZIONE ENTE
Il monastero medievale benedettino di Santa Scolastica, con l’annesso bastione cinquecentesco, oggi rinnovata sede del Museo archeologico della Città Metropolitana di Bari, accoglie il visitatore all’estremità settentrionale di quel museo diffuso per densità e varietà di valori architettonici, archeologici, artistici e storici che è la Città vecchia.
Naturale porta tra la città e il mare e museo di se stesso per quella stratificazione millenaria di vicende che il recente restauro ha messo in evidenza, il complesso monumentale si apre alla visita a conclusione di un’opera complessa, intrapresa a partire dal 2011 e realizzata per lotti di finanziamento, che ha reso gli spazi idonei alla nuova destinazione: da un capo all’altro del monastero, il percorso archeologico, rispettando ed esaltando architetture e preesistenze antiche, guida il visitatore in un viaggio a ritroso nel tempo, dall’800, attraverso il Medioevo, fino alla Protostoria, alle fondamenta dell’edificio.
Parte integrante e di completamento della visita del museo è l’area di San Pietro, attigua alla facciata occidentale del monastero di Santa Scolastica e raggiungibile da un accesso diretto dal bastione o dalla piazza San Pietro.
COSA SI PUO' VISITARE
Nella sala del monastero identificata come l’antico refettorio è presente la Collezione Polese, composta esclusivamente dai reperti della collezione museale storica già esposti nel grande salone del Museo Archeologico a Palazzo Ateneo. La sala al primo piano del Museo è dedicata ai Peucezi, che in età preromana occupavano l’attuale provincia di Bari, oltre a parte del Tarantino e della Basilicata interna. Essi costituivano, con i Dauni e i Messapi, insediati rispettivamente nella parte settentrionale della Puglia e nel Salento, uno di tre gruppi minori in cui si articolò il popolo degli Iapigi, secondo un processo di differenziazione, avviato a partire dall’VIII sec. C., al quale concorsero sicuramente apporti culturali esterni. La sezione Archeologia di Bari si propone di illustrare per grandi tappe il percorso di formazione della città sfogliando a partire dall’alto, dal Medioevo fino all’età del Bronzo, la sequenza di strati archeologici conservati nel sottosuolo della Città vecchia, e in parte apprezzati alle fondazioni dello stesso bastione. Nella sala dedicata a Iapigi e Greci nella Puglia antica, è esposta una significativa selezione delle produzioni ceramiche indigene e greche, databili tra VI e III secolo a.C., che costituiscono uno dei nuclei più importanti del Museo archeologico di Bari.
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