Il Cimitero Monumentale venne realizzato a partire dal 1865 dall’architetto Camillo Boito, che lo
concepì incentrato sulla grande cappella funeraria della famiglia Ponti, enorme edificio a pianta centrale
in pietra d’Angera, concluso da una cupola a base ottagonale a sua volta sormontata da un angelo, opera
di Edoardo Tabacchi. Più in linea con i richiami allo stile neogotico-lombardo, tipico di molte
realizzazioni del Boito, è l’ingresso del camposanto contraddistinto da una serie di cappelle che si
sviluppano sui due lati: esse si appoggiano allo stesso muro di recinzione e concorrono a conferire una
certa armoniosità alla parte più monumentale del cimitero, contrassegnate come sono dai contrasti
cromatici del mattone a vista del rivestimento e degli inserti decorativi in pietra viva.
Il Cimitero ospita alcune tombe riconducibili allo stile liberty, che proprio nell’arte funeraria seppe
esprimere capolavori di perfetta sintesi architettonica e scultorea. Tornando in direzione del Broletto e superata Piazza San Lorenzo, sulla sinistra si trova un’interessante
realizzazione di Ulisse Stacchini, che progettò anche la Stazione Centrale di Milano. L’edificio di Via
C. Cavour, realizzato nello stile cosiddetto ‘alla lombarda’, con gusto ormai vicino al deco’, fu sede
gallaratese della Cassa di Risparmio delle Province Lombarde (1926).