La chiesetta di Sant’Antonio, posizionata circa a metà della gola dei Serrai di Sottoguda, è stata edificata in epoca assai antica, col preciso scopo di proteggere i viandanti che si fossero avventurati nella forra, la quale fino a pochi decenni fa era l’unica via di comunicazione con Malga Ciapela e la Val di Fassa.
Originariamente dedicata a Sant’Antonio abate, protettore degli animali, a seguito di una moria di bestie, fu poi dedicata a Sant’Antonio da Padova che si festeggia il 13 giugno. Questo per permettere alla popolazione di raggiungere più agevolmente la chiesetta per la Santa Messa, in un periodo dell’anno più favorevole come quello primaverile.
Venne ristrutturata nel 1880.
Nel 1934 le fu apposta una targa a ricordo dei caduti della Prima Guerra Mondiale sul fronte della Marmolada.
I due affreschi sui transetti laterali alla porta d’entrata raffigurano San Sebastiano e San Rocco, patroni della chiesa di Sottoguda.
E’ noto che la gola dei Serrai fu duramente colpita dalla tempesta Vaia e dall’alluvione che nell’ottobre del 2018 riversò nella forra un quantitativo d’acqua mai visto prima che distrusse completamente argini, ponticelli e strada.
La chiesetta ne uscì miracolosamente quasi indenne. Furono gli eventi successivi, soprattutto la “bomba d’acqua” dell’agosto 2020 a causarle seri danni strutturali, soprattutto la caduta di una pianta sul tetto che ne danneggio anche le mura, causando profonde crepe e gravi problemi al tetto.
Le poderose opere di sistemazione idraulica dei Serrai, non comprendono il restauro della chiesetta e per questo l’amministrazione comunale si sta organizzando.