Le guglie maiolicate della chiesa di Santa Maria di Loreto stagliate contro il cielo, segnano la via per raggiungerle quasi indicando la loro posi- zione, alla quale si arriva percorrendo il corso Umberto fino a piazza del Popolo e imboccando via Loreto. Prima della piazza e della chiesa, al- l'altezza di palazzo Salvia-Sabatino, sulla sinistra, all'inizio di via Fonderia, merita particolare atte nzione una delle ormai rare mattonelle maiolicate quadrate (20 per 20 centimetri) a soggetto religioso, datata 1803, la cui funzione è quella di indicare la 110 strada da percorrere durante le processioni. Pochi metri più avanti, quasi inaspet- tatamente, appare possente il prospetto barocco della chiesa di santa Maria di Lo- reto, caratterizzato appunto dalle due guglie maiolicate. Le due guglie sono state costruite in epoche diverse, e per chi guarda il pro- spetto quella a destra è la più antica; immagini d'epoca infatti riproducono santa Maria di Loreto con una sola guglia. I mattoni a cuneo, con cui venne realizzato il rivestimento, sono opera del maestro ceramista collesanese Pietro Cellino, e risalgono al 1730, quando venne ri- fatto tutto l'edificio. Nel 1850 fu eretta la guglia di sinistra che venne rivestita, dieci anni più tardi, con la stessa tipologia di mattoni policromi, i quali non avevano soltanto una funzione decorativa, ma servivano e servono ancora oggi a proteggere la struttura sot- tostante dalle infiltrazioni dell'acqua. — presso Petralia Soprana (PA).