La Chiesa Madre di Pisciotta è intitolata ai Santi Pietro e Paolo, non ci sono notizie certe sulla sua costruzione, presumibilmente risale al XVI secolo. Nel corso della storia la struttura della chiesa ha subito notevoli trasformazioni, le più importanti sono avvenute alla fine del 1700. All'interno troviamo tracce di barocco e alcuni affreschi sono riconducibili alla scuola napoletana. La Chiesa Madre di Pisciotta è un vero scrigno ricco di tesori di inestimabile valore, tele pregiate, reliquie insigni e statue monumentali. Dal 1635 al 1639 la chiesa di Pisciotta è stata sede vescovile; il pisciottano Mons. Luigi Pappacoda appena nominato vescovo di Capaccio (vecchia sede vescovile) decise di spostare gli uffici della curia a Pisciotta, suo paese natale. Pisciotta e la chiesa dei Santi Pietro e Paolo hanno beneficiato in questi anni della presenza del grande vescovo pappacoda, ancora oggi si conserva una sua pianeta (abito liturgico) e una reliquia contenente il sangue di San Vito Martire, sulla base del reliquiario è infatti impresso lo stemma vescovile del Pappacoda. Nel 1639 Mons. Pappacoda fu chiamato a reggere la diocesi di Lecce dove vi rimase fino alla sua morte avvenuta il 17 dicembre 1670. In questo lungo ministero il vescovo ha dato uno slancio e un impulso deciso alla vita religiosa e cittadina di Lecce, chiamò le migliori maestranze della zona e insieme all'architetto Zimbalo diede vita al barocco leccese. Tra le tante opere custodite nella parrocchiale di Pisciotta non possiamo non segnalare la tela della "Deposizione di Cristo dalla Croce" che sembra essere un bozzetto dell'artista Solimena. Potremmo scivere ancora tanto sulla Chiesa Madre di Pisciotta, ma non renderemo giustizia alla sua bellezza e allo stupore che si prova a visitarla dal vivo! Se vi trovate nel Cilento è d'obbligo una visita al suggestivo centro storico del borgo medievale, dove potrete ammirare la Chiesa Madre di Pisciotta.