Inglobata nella parte bassa del piccolo borgo di Cancellara ( PZ), la chiesa di Santa Caterina D’Alessandria vede le sue origini nel XIII secolo. Un tempo chiesa Matrice del piccolo borgo, custodisce al suo interno splendidi affreschi del XVI secolo ad opera di Giovanni Todisco e Giovanni Luce da Eboli. In particolare, gli affreschi della parte inferiore dell’abside raffigurano le tappe salienti della vita di Santa Caterina d’Alessandria. La chiesa, in cui certamente era inglobato in origine il cortile esterno, custodisce una bellissima pietra lapidea caratterizzata da due gigli Angioini ed un’epigrafe latina che recita “CORPUS VIRI NOBILIS IACET IN HOC TUMULO PRODIGI ET ILARIS PETRI DE CANCELLARIO DOMINI ET…” - “QUI GIACE IL MUNIFICO E CORTESE PIETRO IL CANCELLARIO SIGNORE ANCHE DI…” Il riferimento è inequivocabile a Pietro De Fossa, Signore di Cancellara tra la seconda metà del 1200 e l’inizio del 1300. Prestigioso scrigno della comunità cancellarese, infine, la chiesa (anche conosciuta come Cappella di Sant’Antonio - protettore dalle intemperie e le calamità) custodisce una campanella che secondo la tradizione popolare allontana i temporali. Un tempo era consuetudine infatti, durante la stagione del raccolto, che le donne si recassero a suonare insistentemente la campana quando un temporale stava per abbattersi sul borgo nonché nelle campagne circostanti, perché il temporale si allontanasse senza impedire le lunghe operazioni di raccolta.