La basilica di San Giorgio in Lemine è sorta intorno all'anno 1150. è una chiesa ora immersa nel verde della campagna, mentre anticamente era circondata da un borgo medioevale, distrutto dalla Repubblica Veneta nel 1443. Pare sia stata fatta edificare dall'Episcopato di Bergamo nel periodo in cui si ricostruiva la basilica di San Maria Maggiore in città; vi avrebbero lavorato le medesime maestranze, utilizzando gli stessi materiali e tecnica costruttiva. Dopo la fase iniziale, i lavori subirono un'interruzione e furono conclusi sulla fine del XII secolo con una muratura diversa. L'aspetto più importante di San Giorgio è la decorazione pittorica. La chiesa conserva il più consistente campionario di affreschi due-trecenteschi che in Bergamasca si possano ammirare raccolti in un solo luogo. Sulle pareti delle navate laterali e sui pilastri ci sono affreschi votivi, il cui soggetto riguarda la Vergine o Santi particolarmente venerati, ma i più importanti si trovano sulla navata centrale e formano un ciclo completo della Vita di Cristo, il più antico conosciuto in Bergamasca. Pittori ignoti della fine del Duecento e degli inizi del Trecento di scuola romana, assisiate e lombarda ne sarebbero gli autori.