Tradizionalmente si fa risalire alla volontà di Giacomo Fagnani la decisione di costruire una chiesa in onore del Santo Apostolo, costruzione avviata nel primo decennio del XVI secolo. Osservando tutto l’insieme del complesso ancora materialmente unito, Chiesa e Cascina, si possono notare alcuni elementi che giustificano l’indicazione di un insediamento precedente, come la struttura del portico di forme assai arcaiche, di quella che un tempo poteva essere l’abitazione del cappellano, o la struttura del campanile, che rimanda, per certe soluzioni costruttive, come gli archetti pensili, a richiami di gusto ancora goticheggiante, se non addirittura tardo romanico.
All’interno una serie di affreschi e decorazioni (attribuibili a Marco d’Oggiono) particolarmente interessanti, nella grande aula e sul soffitto, coperto da voltine pensili, affrescate con motivi floreali e
la Pala di San Giacomo l’opera più importante dell’Oratorio. Il dipinto è stato attribuito a Giovanni Agostino da Lodi, un pittore lombardo attivo tra la fine del ‘400 e i primi del ‘500.