Sperduta nell’appennino lucchese, la chiesa romanica di San Cassiano si presenta con una tra le facciate più scenografiche della Toscana. Accanto, un piccolo museo espone quattro opere: una di queste è San Martino a Cavallo, preziosa opera giovanile di Jacopo della Quercia.

San Cassiano di Controne, chiesa romanica del XII secolo, è di origine antichissima: è documentata già nel 772, ai tempi dell’ultimo re longobardo Desiderio. La facciata a salienti, bicroma, è ornata da una ricca partitura di arcate cieche che s’interrompono per il massiccio ingombro laterale della pre-esistente torre campanaria merlata.

Assai raffinata è la decorazione scultorea del portale e delle ghiere, a motivi geometrici e antropomorfi tratti dal repertorio pre-romanico: animali fantastici, nastri intrecciati ed elementi vegetali. Murato alla sommità della facciata si trova la copia del bacino ceramico, datato al XI secolo e di provenienza islamica, che è esposto nell’adiacente museo. L'interno della chiesa conserva in buona parte intatto il pavimento originario, con un elegante gioco di tarsie marmoree.

Il Museo parrocchiale nasce nel 2012 come sala espositiva per divenire un vero e proprio museo nel 2018. Espone quattro sole opere: il gruppo ligneo policromo con San Martino a cavallo, il già citato bacino ceramico e due statue rappresentanti un Angelo Annunciante e una Madonna Annunciata. Il San Martino equestre, casualmente rinvenuto nel 1909 in una legnaia della chiesa, segna un vertice nella scultura d’inizio Quattrocento: sembra provenire dalla Cattedrale di Lucca, ed è stato attribuito alla produzione giovanile di Jacopo della Quercia, importantissimo scultore che si colloca a giuntura tra il periodo gotico e quello rinascimentale.

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