La Chiesa di San Bernardino, costruita in soli quindici mesi e consacrata il 3 febbraio 1457, aveva inizialmente una sola navata e un altare, ma la devozione crescente per San Bernardino da Siena portò i monaci a espandere la struttura, completata e consacrata il 9 aprile 1465. La chiesa divenne conventuale, con una parte riservata ai religiosi e una ai fedeli, unica nel Canavese dopo il XVI secolo. Il convento guadagnò fama, ricevendo la protezione dei Savoia, ma nel XVII secolo la disciplina declinò, e i Francescani Riformati subentrarono nel 1612. Successivamente, l'edificio fu abbandonato e subì danni durante gli assedi del 1704 e del 1793. Dopo essere stato trasformato in granaio, fu acquistato nel 1907 da Camillo Olivetti. Restaurato nel 1955, la chiesa e i suoi affreschi sono stati donati al FAI dalla famiglia Olivetti nel 2023. L'edificio si trova nell'area industriale dell'Olivetti, circondato da prati. La chiesa è divisa in due parti e ornata dal ciclo di affreschi della "Vita e passione di Cristo", realizzato da Gian Martino Spanzotti nel XV secolo, con scene del Giudizio Universale, l'Inferno e altre rappresentazioni religiose, oltre a opere di artisti ignoti.